La Cgil Emilia Romagna chiude il tesseramento del 2015 con buoni risultati: al 31/12/2015 gli iscritti ammontano complessivamente a 822.176, facendo segnare -0,01% rispetto al 2014 (-120 tesserati). Nell'arco degli ultimi otto anni, dal 2008 al 2015, le adesioni al sindacato in regione fanno registrare un aumento di 5.533 unità. I lavoratori attivi iscritti a fine 2015 risultano essere 359.877, meno 164 rispetto al 2014 (-0,0%), pari al 43,8% del totale degli iscritti, mentre i pensionati dello Spi si attestano a quota 462.299 (+44 rispetto al 2014, +0,0%) e rappresentano il 56,2% dei tesserati in regione. Da sottolineare come, dal 2008 – e quindi dall'inizio della crisi globale – al 2015, si assista nella nostra regione ad una crescita consistente di lavoratori attivi (+7.679), mentre i tesserati pensionati negli ultimi otto anni diminuiscono di 2.146 unità. Per quanto riguarda il genere, il 2015 fa registrare una sostanziale parità tra le donne (49,9%) e gli uomini (50,1%) iscritti. Per quanto concerne l'età, gli under35 iscritti alla Cgil in Emilia Romagna sono 65.263, pari al 18,1% dei lavoratori attivi, con una forte presenza in Filcams (17.440 iscritti con meno di 35 anni, pari al 24,3% del totale degli iscritti alla categoria dei lavoratori del commercio turismo e servizi), Fiom (11.923 under35, pari al 16,9% dei meccanici) e Flai (8.145 con età inferiore ai 35 anni, pari al 21,1% degli iscritti agli agroalimentaristi della Cgil ER). Il Nidil, Nuove identità di lavoro, la struttura sindacale che rappresenta i lavoratori atipici comprese le partita Iva e i disoccupati, è composta per il 38,9% del totale da under35 (pari a 6.239 iscritti). Gli iscritti stranieri nel 2015 risultano essere 73.019, pari al 20,3% del totale dei lavoratori attivi iscritti alla Cgil ER, con una incidenza maggiore in categorie quali Filt/trasporti (36,5% del totale della categoria), Nidil (34,8%), Flai (33,1%) e Fillea/costruzioni (29,7%). Gli italiani continuano a rappresentare la stragrande maggioranza dei tesserati in regione (79,7%), gli immigrati Ue iscritti sono il 15,5% e gli immigrati provenienti da Paesi al di fuori dell'Unione Europea il 4,7% del totale dei lavoratori attivi tesserati. Nel 2015 la Filcams (commercio turismo e servizi) diventa la prima categoria tra i lavoratori attivi, con ben 71.645 iscritti e fa registrare un +8,5% rispetto al 2014 (+5.611 tesserati), superando la Fiom che con i suoi 70.621 tesserati si posiziona al secondo posto, vedendo diminuire nell'ultimo anno del 2% i propri iscritti (-1.416 rispetto al 2014). La Fp/Funzione pubblica si conferma come la terza categoria della Cgil ER, con 48.757 iscritti (-1,9% rispetto al 2014), seguita da Flai-agro-alimentaristi (38.501 tesserati, -0,7% nell'ultimo anno), Filctem-chimici tessili energia (30.523 iscritti, -0,7% rispetto al 2014) e Fillea-costruzioni, colpita fortemente dalla crisi che ha investito il settore (25.328 tesserati, -7,9% rispetto al 2014). Da segnalare il +9,3% registrato nell'ultimo anno da Nidil – lavoratori atipici, partite Iva, disoccupati – che raggiunge quota 16.049 iscritti (+1.369 rispetto al 2014). Per il segretario generale della Cgil ER, Vincenzo Colla, i dati del tesseramento 2015 “confermano la grande capacità di rappresentanza di questa organizzazione anche in questi ultimi anni di grave crisi”. In particolare, Colla pone l'accento sulla “forte crescita di iscritti registrata dalla Filcams nel settore del commercio, turismo e servizi e in Nidil, che rappresenta i lavoratori precari e discontinui, le partite Iva e i disoccupati, a testimonianza di come “le battaglie promosse dalla Cgil per una contrattazione più inclusiva, nei confronti di quella parte del mondo del lavoro ancora esclusa da tutela e rappresentanza sindacale, siano riuscite a coinvolgere lavoratori spesso 'borderline', difficilmente raggiungibili e intercettabili, per dare loro visibilità, riconoscimento e più diritti sociali”.
Angelo Gentilini, da info stampa CGIL EMILIA ROMAGNA.