14 maggio 2013
Accordo unitario sul "CCNL Cooperative metalmeccaniche"
Ieri a Roma è stata siglata unitariamente l'ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale delle Cooperative metalmeccaniche, che riguarda circa 8.000 addetti (2.000 a Imola). Il precedente Contratto era stato firmato senza la Fiom nel 2010.
Oltre a confermare gran parte delle discipline previste dal Contratto del 2008, con questa intesa viene migliorato l'istituto della malattia,senza la decurtazione dei primi tre giorni.
Inoltre, si salvaguarda il ruolo negoziale delle Rsu sull'orario, mentre non sono previsti aumenti né dello straordinario obbligatorio, né della flessibilità rispetto al Contratto del 2008.
Sul piano economico, sono stati concordati aumenti medi a regime di 130 euro, che non potranno essere differiti. Sono previsti, inoltre, 140 euro di una tantum e 485 euro come elemento perequativo a copertura dei lavoratori che non hanno contrattazione integrativa.
La Fiom, al tavolo della trattativa, ha ribadito che gli aumenti non sono esaustivi sul piano del recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni e che, quindi, questo tema rimane aperto nei prossimi rinnovi contrattuali.
Il Contratto avrà validità triennale e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2015.
Viene inoltre siglato un protocollo d'intesa sulla salvaguardia delle professionalità del settore metalmeccanico per evitare licenziamenti.
L'intesa ora sarà sottoposta al voto delle lavoratrici e lavoratori.
Stefano Pedini Segretario Fiom Cgil Imola
Segnalo che oggi i lavoratori della Berco di Sasso Morelli di Imola hanno continuato con la lotta a difesa del sito produttivo imolese confermando altre 8 ore di sciopero con presidio difronte lo stabilimento. Inoltre sabato 18 maggio parteciperanno alla manifestazione a Roma indetta dalla Fiom-Cgil e si stanno attivando per sensibilizzare tutti i livelli politici-istituzionali sulla loro particolare situazione lavorativa. In effetti la fabbrica imolese è molto specializzata nella produzione di parti meccaniche fondamentali per le macchine movimento terra e fino a poche settimane fa i vertici della Berco non avevano evidenziato la necessità di un ridimensionamento occupazionale.
Angelo Gentilini