Il 18 maggio la FIOM scende in piazza con una grande manifestazione nazionale (“BASTA! NON POSSIAMO PIU' ASPETTARE. Diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, al reddito, alla cittadinanza, per la giustizia sociale e la Democrazia”). Già nelle parole d’ordine, chiama alla mobilitazione non solo i lavoratori metalmeccanici ma l’intero “Terzo Stato”.
Sarà la prima manifestazione di opposizione e lotta costruttiva al governo Letta-Alfano da parte di tutti i cittadini che ancora si riconoscono nella Costituzione repubblicana e hanno come programma politico la realizzazione dei valori di giustizia e libertà che la informano. Crediamo sia dovere del mondo della cultura, inteso nel senso più ampio, partecipare in modo attivo alla realizzazione e al successo di questa giornata di lotta, caratterizzata dalla più autentica e positiva “larga intesa”, quella fra cittadini che non si piegano alla crescente diseguaglianza, alla crescente illegalità, alla crescente dismisura del privilegio, alla crescente distanza fra i cittadini-elettori e i centri di decisione politica ed economica, nazionali e sovranazionali. In questa “larga intesa” tra cittadini non può esserci spazio per revisioni della Costituzione affidate a “Convenzioni” che si adopereranno per stravolgerla.
Andrea Camilleri, Roberta De Monticelli, Paolo Flores d’Arcais, Fiorella Mannoia, Adriano Prosperi, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Barbara Spinelli, Gino Strada, Gustavo Zagrebelsky
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A.G. tratto da MicroMega