Da oggi (1° aprile) le pensioni degli italiani sono più leggere, ma probabilmente i pensionati lo scopriranno soltanto a giugno. Non è un pesce d’aprile. Il governo giallo-verde, con l’approvazione della manovra finanziaria del 2019, è infatti intervenuto negativamente sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Secondo quanto concordato tra il precedente governo e i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil, dal primo gennaio 2019, dopo 10 anni di tagli alle pensioni, doveva invece entrare in funzione un sistema di rivalutazione più equo. Al contrario, a causa della situazione caotica e di incertezza in cui si è approvata la legge di bilancio, l’Inps non ha fatto in tempo ad elaborare gli importi delle pensioni con i tagli decisi dal governo, per cui, nei primi tre mesi dell’anno, i pensionati con un reddito pensionistico superiore a 1.522 euro lordi, (1.200 euro netti circa) si sono visti accreditare un importo comprensivo della rivalutazione piena o quasi.
Ora questa somma dovrà essere restituita, e a farne le spese saranno almeno 5,6 milioni di pensionati.
Nel triennio la somma complessiva sottratta ai pensionati in Itali arriva a 3,5 miliardi di euro. Ma c’è di più: come fanno notare Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati furbescamente il governo farà scattare la decurtazione degli assegni non prima del mese di giugno. Quando le urne delle elezioni Europee saranno già chiuse, così sperando di non fare arrabbiare i pensionati prima del voto. Oggi, però, sempre in questa ottica, l'Inps incomincia a erogare i primi assegni ai lavoratori che hanno deciso di andare in pensione anticipatamente con quota 100.
Il premier Conte aveva invitato alla calma i pensionati cercando di ridimensionare le sforbiciate sugli assegni: "Parliamo di qualche euro al mese, quasi impercettibile, forse neppure l’Avaro di Molière se ne accorgerebbe".
Ma le cose non stanno proprio così. I sindacati dei pensionati hanno organizzato per il prossimo 1 giugno una grande manifestazione in piazza del Popolo a Roma per chiedere al governo di fermarsi e di rinunciare al rimborso di quanto erogato. da-oggi-le-pensioni-sono-piu-leggere
Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it
Ora questa somma dovrà essere restituita, e a farne le spese saranno almeno 5,6 milioni di pensionati.
Nel triennio la somma complessiva sottratta ai pensionati in Itali arriva a 3,5 miliardi di euro. Ma c’è di più: come fanno notare Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati furbescamente il governo farà scattare la decurtazione degli assegni non prima del mese di giugno. Quando le urne delle elezioni Europee saranno già chiuse, così sperando di non fare arrabbiare i pensionati prima del voto. Oggi, però, sempre in questa ottica, l'Inps incomincia a erogare i primi assegni ai lavoratori che hanno deciso di andare in pensione anticipatamente con quota 100.
Il premier Conte aveva invitato alla calma i pensionati cercando di ridimensionare le sforbiciate sugli assegni: "Parliamo di qualche euro al mese, quasi impercettibile, forse neppure l’Avaro di Molière se ne accorgerebbe".
Ma le cose non stanno proprio così. I sindacati dei pensionati hanno organizzato per il prossimo 1 giugno una grande manifestazione in piazza del Popolo a Roma per chiedere al governo di fermarsi e di rinunciare al rimborso di quanto erogato. da-oggi-le-pensioni-sono-piu-leggere
Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it