Siamo
arrivati all' ultimo giorno del 2018 e in questi giorni per
tradizione ed educazione si spendono tantissimi: “Buon Anno
Nuovo”.
Io,
da anni, ho l'abitudine di rispondere: “Vedremo a fine anno
se sarà stato buono”.
Poi
via, via, ognuno per la sua strada si continua come prima e come è
accaduto negli ultimi anni tutto cambia per non cambiare niente, anzi
è chiaro che c'è stato un progressivo peggioramento. Ecco che
questa vignetta sulla finanza, nella sua ironica rappresentazione, e
l' immagine sulla povertà sono molto chiare e indicano due della
tante problematiche che andrebbero approfondite, sviscerate e
corrette. Perché è chiaro che il *valore aggiunto è il bene
comune e collettivo*, ma la globalizzata cultura/sistema della
speculazione finanziaria, subdola e strisciante, condiziona
enormemente le nostre vite e arricchisce a dismisura una piccola
parte di cittadini del mondo, dell' Europa e dell' Italia, che è ancor di più appesantita da una forte illegalità fiscale ed economica. Piccola, potente, ricca
parte, che poi lascia al saldo economico le briciole, il degrado
socio-economico e a tutte/tutti gli altri i problemi da risolvere. Non è sufficiente pensare che "Basta la salute", perché la salute è minata da tante scelte ambientali non fatte e costa sempre di più. Difatti è in crescita la parte di cittadini che non si cura per il semplice motivo che non ha i soldi per curarsi e tanto altro che sarebbe bene vedere.Ecco che allora mi chiedo: "Quale Buon Anno Nuovo???".
Angelo Gentilini, 31 dicembre 2018, Ponticelli di Imola house.