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Cordoglio e vicinanza, ma attenzione allo spray al peperoncino!!!
Oltre
l'opinione (negativa) sulla trap music e su questo rapper molto di
moda tra i giovanissimi, sono anni che ciclicamente gruppi di
criminali entrano nelle discoteche e in altri luoghi di ritrovo, che
curano poco, o male, la sicurezza non solo strutturale, ma anche con
addetti specializzati che presidiano le entrate e i punti critici dei
locali, e creano
il caos con l'uso dello spray al peperoncino al fine di derubare le
persone intorno.
E' un metodo ampiamente utilizzato e difficilissimo da contrastare
poiché, nonostante i metal detector (già utilizzati in molte
discoteche), gli spray non sono individuabili. Sullo spray al
peperoncino, da quando nel 2008 ne è stata liberalizzata la vendita
per "autodifesa", si contano ben 528 episodi fra
aggressioni, rapine e violenza carnale. La più eclatante è
l'episodio di piazza San Carlo a Torino. Era il 3 giugno 2017. Una
folla di tifosi assisteva alla partita tra la Juventus e il Real
Madrid che veniva proiettata sul maxi-schermo quando, come è stato
confermato dagli inquirenti, una banda guidata da un giovane di
origine marocchina spruzza dello spray al peperoncino dando vita ad
un fuggi fuggi generale. Molti dei presenti pensano, infatti, che sia
un attentato terroristico. Il bilancio alla fine è pesante: una
vittima e 1526 feriti. Ribadisco
che io non apprezzo la musica trap e questo artista, ma qui non
c'entra assolutamente nulla la musica poiché, ripeto, che sono
strategie volte a commettere furti nei luoghi affollati. Il
punto è che basterebbe fare una legge che obbliga chi produce gli
spray al peperoncino di farli in metallo in modo da renderli
identificabili come armi, perché questo sono e a volte, come in
questo caso o altri, sono armi letali. Avresti già risolto tanto su
questo problema e si potrebbero evitare delle drammatiche tragedie
con assurde morti e feriti come questa notte a Corinaldo.
"Un forte abbraccio, vicinanza e cordoglio
alle famiglie coinvolte".
Angelo Gentilini