Apprendiamo
dalla Stampa di oggi che nel Comune di Montevarchi, la Sindaca ha
deciso di lasciare a "pane e olio" i bambini i cui genitori
non sono in regola con il pagamento della mensa scolastica. Va
aggiunto, per correttezza di informazione, che il primo cittadino, in
quella che ha definito “la lotta ai furbetti”, aveva anche
proposto che fossero collocati in un tavolo a parte. Le
dichiarazioni rilasciate dalla Sindaca e le motivazioni addotte non
giustificano in alcun modo l'umiliazione che questi bambini sono
costretti a subire. Non
è la prima volta che qualche Sindaco o qualche Dirigente scolastico
adotta misure di questo genere, ed il timore più grande, in un Paese
che non riesce a dare risposte all'aumento della povertà ed alla
diminuzione di opportunità lavorative per i suoi cittadini, un Paese
in cui un terzo della popolazione ha smesso di curarsi perchè non se
lo può permettere, è l'indifferenza diffusa. Crediamo
che i valori di solidarietà e di diritto sui quali è fondata la
nostra Costituzione, non possano essere messi in discussione da chi
avrebbe innanzitutto il compito di promuoverli e farli rispettare. Vorremmo
insegnare ai futuri cittadini del nostro Paese, che l'ingiustizia
subita da uno solo deve fare indignare tutti, che i più deboli
vadano supportati, accolti, aiutati. Vorremmo
che si parlasse prima di tutto del "Diritto del Bambino"
per questo chiediamo che alle dichiarazioni di sdegno di alcune forze
politiche e della Ministra Fedeli seguano urgentemente i fatti. Quello
a cui assistiamo sempre più frequentemente è un paradosso: le
mense scolastiche infatti furono organizzate nelle scuole elementari
con l'obiettivo di aiutare i bambini delle famiglie meno agiate
garantendogli così almeno un pasto sano e nutriente al giorno;
oggi il servizio seppur si sia esteso e consolidato, in alcune realtà
come il comune di Montevarchi ha perso la sua finalità
originaria escludendo proprio quei bambini provenienti da
famiglie meno agiate.
Riteniamo dunque che pensare di “punire” quelli che la Sindaca ha chiamato i "furbi" intervenendo sul pasto dei bambini, sia il messaggio peggiore che il sistema pubblico potesse dare. Alle famiglie umiliate, a tutti i bambini di quella scuola, costretti loro malgrado a convivere con una ingiustizia di simili proporzioni, va tutta la nostra solidarietà ed il nostro appoggio. E' urgente fermare queste azioni e dare regole al sistema della refezione scolastica che ne garantisca l'universalità e la qualità del servizio, anche questo messo a dura prova dai tagli agli Enti Locali.
Noi siamo con i bambini, con le loro famiglie umiliate e non li lasceremo soli. (10 novembre 2017, CGIL EMILIA ROMAGNA)
Riteniamo dunque che pensare di “punire” quelli che la Sindaca ha chiamato i "furbi" intervenendo sul pasto dei bambini, sia il messaggio peggiore che il sistema pubblico potesse dare. Alle famiglie umiliate, a tutti i bambini di quella scuola, costretti loro malgrado a convivere con una ingiustizia di simili proporzioni, va tutta la nostra solidarietà ed il nostro appoggio. E' urgente fermare queste azioni e dare regole al sistema della refezione scolastica che ne garantisca l'universalità e la qualità del servizio, anche questo messo a dura prova dai tagli agli Enti Locali.
Noi siamo con i bambini, con le loro famiglie umiliate e non li lasceremo soli. (10 novembre 2017, CGIL EMILIA ROMAGNA)
Angelo
Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.