I lavoratori della Sand Lack Montaggi dal 1 ottobre si ritrovano sospesi dal lavoro e dalla retribuzione ma il vecchio “padrone” fallito continua a produrre e lavorare.
Alla vigilia delle ferie estive i lavoratori della Sand Lack Montaggi, con sede a Toscanella di Dozza, hanno scoperto che la propria azienda, in sfregio a qualsiasi responsabilità e accordo (poco prima aveva sottoscritto un contratto di solidarietà garantendo l’occupazione x 12 mesi), aveva deciso di recedere il contratto d’affitto con la precedente azienda fallita, determinando di conseguenza il recesso dei contratti di lavoro con l’inevitabile sospensione dal lavoro e da qualsiasi ammortizzatore sociale. Recesso del contratto, previsto dal 1 ottobre, motivato dall’impossibilità di produrre in sicurezza nei locali aziendali non idonei. Nella realtà scopriamo che i macchinari legati al fallimento sono stati venduti ad un’azienda cliente e che è stata creata un’azienda ex novo intestata alla madre dei rispettivi proprietari delle due Sand Lack, azienda che sta continuando a produrre e lavorare. Per queste ragioni, ieri 6 ottobre, la Fiom Cgil di Imola, insieme ai lavoratori della Sand Lack, ha organizzato un presidio davanti allo stabilimento di Toscanella di Dozza per protestare e denunciare i comportamenti illeciti che si stanno determinando con il prosieguo delle produzioni pur in presenza di una diffida del Curatore Fallimentare. Per spiegare la situazione in cui si trovano questi lavoratori, la Fiom di Imola convoca una "CONFERENZA STAMPA, LUNEDI’ 9 OTTOBRE ALLE ORE 14.30" davanti allo stabilimento della Sand Lack Service, in via 2 giugno n. 5 a Toscanella di Dozza.
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it