La crisi finanziaria ha evidenziato l’urgente necessità di sostenere un modello di società più equa sui redditi e sul fisco. I militanti del movimento “Occupy Wall Street” più es plicitamente rivendicano un tetto massimo per i redditi alti, quale condizione per alzare i redditi più bassi. Il fattore legato all’uguaglianza economica è un elemento “principalmente” economico e non solo etico e costituzionale. E’ ovvio che la domanda del mercato si alza quando ogni famiglia ha la possibilità al risparmio e non solo alla sopravvivenza. Come vado dicendo, da anni, la ridistribuzione della ricchezza prodotta è una condizione di sviluppo e di mantenimento del mercato. Questo in Italia è ancor più necessario che in altri Stati, avendo l’80% dell’economia legata al mercato interno. Pur riconoscendo che il merito va considerato e sostenuto, occorre anche dire che negli ultimi decenni il sistema economico,finanziario, marketing ecc.ecc. ha prodotto degli inaccettabili squilibri. Credo che se un lavoratore deve campare con 1200/1400 euro al mese sia giusto pensare anche ad un vero salario/reddito massimo definito con dei multipli del minimo, compreso la relativa fiscalità. Non è giusto che sui salari i lavoratori dipendenti siano tassati dal 23% al 33%, mentre i manager sui premi di risultato paghino il 12,5%. Tra l’altro in tantissimi casi assistiamo all’elargizione di premi milionari che si aggiungono a salari milionari saldati ad una singola persona Questo è solo una pazzia,anarchia, dittatura finanziaria che ci riporta dritti, dritti al medioevo..
Angelo Gentilini