01 dicembre 2011

QUALE… DEMOCRAZIA???

Alcuni giorni fà sfogliando un giornale nelle pagine regionali ho letto: “L’accordo tra Fiom-Cgil e GD esclude la Fim-Cisl dal tavolo di trattativa”. Leggendo ho appreso che alla Fim-Cisl non è andato bene il passaggio di consultazione pre-firma accordo con i lavoratori, lavoratrici, ed è loro intenzione appellarsi all’intesa del 28 giugno, siglata da tutti i Sindacati. Inoltre sostengono che la consultazione con i lavoratori svilisce il ruolo delle Rsu, che a maggioranza possono firmare gli accordi e poi presentarli all’assemblea dei lavoratori a cose fatte. Premesso che questa parte dell’intesa del 28 giugno rappresenta una debolezza per chi crede e sostiene la democrazia partecipativa e non quella delegata è anche ovvio che dove la partecipazione e la coesione è storicamente a degli ottimi livelli, sarebbe molto problematico non rispettarla. Ed ancora va detto che è anche un forte interesse per le aziende D.O.C. avere coesione e condivisione nei vari percorsi aziendali, proprio perché sono gli elementi che creano il valore aggiunto intellettuale, produttivo, qualitativo. Perciò io sostengo il percorso della Fiom-Cgil di Bologna e della GD, che tra l’altro è una delle più forti realtà trainanti produttive-occupazionali. Credo anche che quando un Rappresentante Sindacale si appella ad intese nazionali per evitare la consultazione e la partecipazione CERTIFICA la sua debolezza rappresentativa con i lavoratori e lavoratrici. Tutti noi lavoratori e semplici cittadini abbiamo l’assoluta necessità di caldeggiare sempre e comunque, territorio per territorio, fabbrica per fabbrica, la democrazia partecipativa, quale reale strumento applicativo e difensivo della democrazia. Infine ricordo, da anni, che la democrazia delegata è portatrice di fortissimi elementi di autoritarismo mentre noi viviamo e tiriamo la carretta in una “Repubblica Democratica”.
A. G.