26 agosto 2015

"I bambini dimenticati di Gaza"

È già passato un anno dall’ultima devastante guerra su Gaza, ma migliaia di bambini dormono ancora fra le macerie delle loro case. Violando le leggi internazionali, Israele sta limitando l’entrata di qualsiasi materiale da costruzione. Ma in questo modo case, scuole e ospedali non possono essere ricostruiti, e così i bambini sono costretti a vivere fra le macerie e vanno a scuola in edifici bombardati. Ora però abbiamo un piano per cambiare tutto questo: Avaaz sta lavorando con le più grandi agenzie umanitarie per lanciare un appello urgente all’Italia e a tutti gli stati che finanziano la ricostruzione di Gaza. Essendo loro che pagano, possono insistere perché Israele revochi le restrizioni e faccia entrare i materiali da costruzione necessari. Se saremo tantissimi da tutto il mondo, Renzi e gli altri capi di stato non potranno ignorarci e dovranno andare oltre le belle parole, intensificando il lavoro diplomatico per mettere fine al blocco a Gaza. Firma la petizione, è inaccettabile che i nostri governi non facciano nulla per risolvere questa crisi umanitaria: 
https://secure.avaaz.org/it/gaza_blockade_loc/?bhTthcb&v=63854
Dei 6,7 milioni di tonnellate di acciaio, cemento e altri materiali che servono per ricostruire tutto ciò che è stato distrutto, solo il 5 per cento è riuscito a passare il blocco israeliano. Di questo passo, ci vorranno 17 anni per ricostruire Gaza. Un’intera generazione fra le macerie. È vero che i partiti politici palestinesi non sono riusciti a dare priorità alla ricostruzione, e che la chiusura del confine con l’Egitto ha limitato l’entrata di materiali a Gaza, ma il blocco israeliano è di gran lunga l’ostacolo maggiore per la ricostruzione. Israele ripete che serve per la sicurezza, ma sia le Nazioni Unite che la Croce Rossa hanno già dichiarato che il blocco imposto su Gaza è una violazione del diritto internazionale. Una violazione che va avanti da 8 anni e che non ha portato sicurezza, ma solo 3 devastanti guerre. Basta conoscere la storia per sapere che togliere ogni senso di sicurezza a un’intera popolazione crea solo sofferenza e dolore per tutte le parti coinvolte. Questa è una politica cieca, disposta a far soffrire persone innocenti pur di raggiungere i propri obiettivi, invece di cercare una soluzione che funzioni per tutti. Alcuni governi hanno promesso di finanziare la ricostruzione di Gaza con 3 miliardi e mezzo di dollari. Ora il modo migliore per fargli prendere una posizione ancora più forte, che possa davvero cambiare la situazione, è dimostrare che per i loro cittadini, per i loro elettori, tutto questo è importante. Ed è qua che la nostra comunità può fare la differenza. Diciamo a tutti i nostri capi di Stato che vogliamo vederli prendere posizione e agire, subito: https://secure.avaaz.org/it/gaza_blockade_loc/?bhTthcb&v=63854
È da anni che la nostra comunità globale lotta insieme agli avaaziani in Palestina e Israele per mettere fine alla repressione e alla violenza, spingendo il mondo a entrare in azione per giustizia, libertà e pace. Gli attacchi indiscriminati dell’anno scorso hanno ucciso quasi 500 bambini innocenti, e traumatizzato quelli sopravvissuti che ora hanno bisogno del nostro aiuto. Amplifichiamo la loro voce e aiutiamoli a ricostruire le loro case.  Con speranza e determinazione, 
Fadi, Alice, Melanie, Wissam, Emily, Falastine, Ricken e tutto il team di Avaaz 
Angelo Gentilini, da info avaaz.org