E' sera. Un
bambino dai tratti orientali se ne sta in ginocchio davanti ad uno
sgabello con un libro aperto. Le pagine sono illuminate dalla luce
fioca di un lampione di strada. La didascalia della foto dice che
quel bambino è un Filippino, abita una casa senza elettricità e
studia per strada alla luce del lampione, pare stia scrivendo in
Inglese il nome degli animali raffigurati nel suo libro. E' una
immagine insieme tenera e drammatica: fa tenerezza questo piccolo
uomo che studia in quelle condizioni, ma è una tenerezza drammatica,
perché dice com'è terrificante la disuguaglianza nel mondo, come
determina condizioni senza dignità umana, come mortifica la vita di
milioni di persone. Quel piccolo
bambino è il protagonista di una favola crudele che va in onda tutti
i giorni in mille pizzi di mondo e importa poco se la fine sarà
lieta o cattiva.
Questo
accade ed è la sola cosa che conta (dovrebbe contare).
Angelo Gentilini, da Passaparola Spi Cgil Emilia Romagna.