01 luglio 2015

Chloride Emerson...continua la lotta.

chloride 3

Chloride Emerson, sciopero il 1° luglio.

Il 29 giugno 2015 la RSU aziendale e le Organizzazioni sindacali territoriali Fiom e Fim hanno incontrato nuovamente la direzione aziendale Chloride Emerson. La multinazionale americana ha confermato i tre licenziamenti, il trasferimento delle attività di assemblaggio e collaudo e continua a negare alle lavoratrici e lavoratori la possibilità di conoscere veramente il progetto di riorganizzazione e le reali ricadute organizzative e occupazionali sullo stabilimento di Castel Guelfo di Bologna. Alla direzione è stato ribadito dalla Fiom Cgil che la società non ha ottemperato ad alcuno degli obblighi di informazione e discussione preventiva previsti dalla contrattazione aziendale e che l’unica misura idonea a rimuovere tali effetti, tuttora perduranti, della condotta antisindacale è quella della revoca dei licenziamenti e l’apertura di un serio e approfondito confronto sul processo organizzativo al fine di evitare i licenziamenti e ridurre al minimo eventuali impatti sociali. Pertanto la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori Chloride Emmerson prosegue con lo sciopero di tutta la giornata, mercoledì 1 luglio, con presidio dalle ore 9.00 presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna (Viale Masini 12/14 – Bologna). In tale sede nella mattinata è stata convocata l’azienda e due dei tre lavoratori che si intende licenziare per dar corso alla commissione di conciliazione prevista dalle norme di legge sui licenziamenti individuali.
Aggiornamento sciopero 1° luglio: "Alta adesione allo sciopero di otto ore indetto alla Chloride Emerson per chiedere il ritiro dei licenziamenti e l'apertura di un serio e trasparente confronto sul progetto aziendale.Ampia la partecipazione al presidio con oltre 70 lavoratori della multinazionale americana sotto la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna per sostenere i tre colleghi convocati con l'azienda a discutere dei licenziamenti. La Commissione è stata aggiornata all'otto luglio e l'azienda ha riconfermato l'intenzione di procedere con i licenziamenti senza voler aprire nessun tipo di confronto con i lavoratori e le loro rappresentanze.Per la Fiom è inaccettabile il comportamento della multinazionale nei confronti dei lavoratori continuando a negare la possibilità di conoscere veramente il futuro produttivo e occupazionale del sito bolognese. Ancora più alta è la preoccupazione tra i lavoratori di Castel Guelfo dopo l'annuncio, nella giornata di ieri, di scorporo dal gruppo Emerson. Pertanto chiediamo con urgenza prima dell'8 luglio la convocazione del Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo e occupazionale della Città Metropolitana presieduto dal vicepresidente Daniele Manca. È assurdo il comportamento dell'azienda che non rispetta i contratti aziendali e individua nei licenziamenti l'unica soluzione ad eventuali processi riorganizzativi. Riteniamo che la politica e le istituzioni non possono rimanere indifferenti all'arroganza di questa dirigenza lasciando soli i lavoratori davanti allo strapotere di queste multinazionali. Nei prossimi giorni convocheremo le assemblee in azienda con tutti i lavoratori per un aggiornamento sulla situazione e decidere come proseguire la mobilitazione."
Angelo Gentilini, da info Fiom Cgil Imola.