18 luglio 2015

Grecia, Europa, lezione numero UNO.

“Leone”, “riformista”, “traditore”, si tira la camicia a Tsipras ma la vicenda greca qualcosa dice:
1) L'Europa del rigore non regge politicamente è una sovrastruttura potente che governa ma non appassiona i suoi popoli;
2) Tuttavia il passo verso possibili Stati Uniti d'Europa non appare all'orizzonte se non di pochi commentatori;
3) Non si fa una Europa diversa, con la lotta di un solo Paese;
4) La sinistra europea è una creatura minoritaria e senza un orizzonte che costituisca davvero una alternativa possibile: la SPD fa da ancella alla Merkel, Renzi guarda a destra, Hollande è vittima di se stesso, i Paesi Scandinavi si chiudono, i Paesi dell'Est sono schiacciati dal passato...C'è Malta, forse Cipro, appunto!
5) Il messaggio uscito da Bruxelles parla alla Grecia, ma lancia schegge pesanti sulle prossime elezioni spagnole e irlandesi;
6)  Il sindacato europeo è come l'isola che non c'è: ci manca un “pensiero” lungo come quello che animò il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi  e poi statisti come  Adenauer,  De Gasperi,  Schumann, Spaak.....
Angelo Gentilini, da Passaparola Spi Cgil Emilia Romagna