22 giugno 2015

Da Statuto dei Lavoratori a Jobs Act...CHI LA VISTO?

Sssst...il “padrone” ti ascolta!  Avete visto quel bellissimo film di un paio di anni fa, dove si raccontavano le attività di controllo messe in atto dalla Stasi, i servizi segreti della DDR? Non sappiamo se avremo i furgoni-spia sotto casa, ma i decreti attuativi del  jobs act sono davvero inquietanti e c'è da chiedersi: lo Statuto dei lavoratori dov'è finito? La Legge 300 resta lì, ma il senso che aveva è andato perso: l'abolizione dell'articolo 18, la possibilità di demansionamento con decurtazione di salario, i controlli su computer e cellulari aziendali disposti senza alcun filtro, rappresentano tre passaggi che riportano a ben prima del 1970. Lo Statuto dei Lavoratori, frutto di un decennio di lotte e di conquiste sindacali, aveva un obiettivo preciso: riequilibrare il rapporto di forza tra datore di lavoro e lavoratore. Ma se il “padrone” può licenziare liberamente, può demansionare liberamente, può controllare cellulari e pc liberamente, la domanda è: ma lo Statuto dei Lavoratori, chi l'ha visto?
Angelo Gentilini, da Passaparola Spi Cgil Emilia Romagna