26 ottobre 2013

Legge di stabilità...perchè la Cgil dice "NO"

La Legge di stabilità varata dal governo non piace né a Confindustria né ai Sindacati. Questi ultimi, hanno proclamato uno sciopero di quattro ore e mobilitazioni  in tutta Italia per il mese di novembre. In un fondo apparso sull’ultimo numero di Rassegna Sindacale, il coordinatore della segreteria generale Cgil, Gaetano Sateriale, spiega perché la Confederazione di Corso d’Italia valuta negativamente le misure approvate dall’esecutivo. “La legge di Stabilità varata dal governo Letta non contiene scelte strategiche per il paese, né – afferma Sateriale – esprime il necessario cambio di direzione a uscire dalla crisi. Non produce un impulso sufficiente per la crescita e lo sviluppo: non redistribuisce il peso fiscale in modo equo e propulsivo. Non affronta nemmeno le emergenze sul fronte occupazionale e sociale. Gli interventi sugli ammortizzatori e le emergenze da perdita di lavoro non risolvono i guasti fatti dall’esecutivo Monti. Nello specifico, dal punto di vista fiscale, l’aumento delle detrazioni per lavoratori dipendenti rappresenta una cifra simbolica che, oltre a escludere l’intera platea dei pensionati, potrà produrre un beneficio riassorbito immediatamente da un aumento generalizzato della pressione fiscale diretta (incremento imposta di bollo, riduzione delle agevolazioni fiscali ecc.) e indiretta (tributo rifiuti e servizi ecc.)”.  “La rivalutazione delle pensioni – continua Sateriale – peggiora inoltre un sistema di indicizzazione che già fa perdere potere di acquisto ai pensionati.......................continua....
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A.G. da info LiberEtà.it