«Nei prossimi dieci anni solo per il blocco della perequazione le casse statali incasseranno circa ottanta miliardi di euro. Qualcosa deve essere restituita ai pensionati e ai lavoratori per ridare al sistema previdenziale equità e solidarietà».
Ogni giorno, per le ragioni più diverse, si pensa di mettere le mani sulle pensioni. Si spende troppo, c’è la crisi: sono le frasi più ricorrenti che sentiamo dire. Il risultato è che negli ultimi vent’anni il sistema previdenziale è cambiato più volte, generando ansia e preoccupazione tra i pensionati e i lavoratori. Ogni volta che è stato messo mano al sistema sono state dette tante cose, molte non vere. Mettiamo un po’ d’ordine.
Rispetto ai principali paesi europei, la spesa pensionistica italiana in rapporto al Pil è sovrastimata di circa il 3 per cento, senza contare che i pensionati italiani pagano più tasse che in altri paesi. La spesa sociale italiana pro capite è inferiore di circa il 20 per cento a quella media dell’Europa. Due verità che non fanno parte del senso comune. Al contrario, nonostante i tagli ingenti degli ultimi anni, si continua a sostenere che bisogna intervenire sulle pensioni perché in Italia si spende troppo.
I pensionati hanno contribuito al risanamento più di chiunque altro. Il blocco della perequazione applicata alle pensioni di 1.443 euro, dal 2013, e per ogni anno futuro, ridurrà la spesa di 8,6 miliardi di euro. Circa 5.500.000 di pensionati perderanno mediamente ogni anno 1.500 euro. Sempre nel 2012 e 2013, il drenaggio fiscale, l’imposta causata dall’inflazione, ha portato nel bilancio dello Stato altri 3,6 miliardi di euro............continua.....
Leggi tutto l'articolo di Antonio Pellegrino.........
Leggi le contrarietà dei pensionati imolesi di Cgil-Cisl-Uil........
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A.G. da info LiberEtà.it