30 ottobre 2013

"Adesso basta iniquità sulle pensioni"

«Nei prossimi dieci anni solo per il blocco della perequazione le casse statali incasseranno circa ottanta miliardi di euro. Qualcosa deve essere restituita ai pensionati e ai lavoratori per ridare al sistema previdenziale equità e solidarietà». 
Ogni giorno, per le ragioni più diverse, si pensa di mettere le mani sulle pensioni. Si spende troppo, c’è la crisi: sono le frasi più ricorrenti che sentiamo dire. Il risultato è che negli ultimi vent’anni il sistema previdenziale è cambiato più volte, generando ansia e preoccupazione tra i pensionati e i lavoratori. Ogni volta che è stato messo mano al sistema sono state dette tante cose, molte non vere. Mettiamo un po’ d’ordine.
Rispetto ai principali paesi europei, la spesa pensionistica italiana in rapporto al Pil è sovrastimata di circa il 3 per cento, senza contare che i pensionati italiani pagano più tasse che in altri paesi. La spesa sociale italiana pro capite è inferiore di circa il 20 per cento a quella media dell’Europa. Due verità che non fanno parte del senso comune. Al contrario, nonostante i tagli ingenti degli ultimi anni, si continua a sostenere che bisogna intervenire sulle pensioni perché in Italia si spende troppo.
I pensionati hanno contribuito al risanamento più di chiunque altro. Il blocco della perequazione applicata alle pensioni di 1.443 euro, dal 2013, e per ogni anno futuro, ridurrà la spesa di 8,6 miliardi di euro. Circa 5.500.000 di pensionati perderanno mediamente ogni anno 1.500 euro. Sempre nel 2012 e 2013, il drenaggio fiscale, l’imposta causata dall’inflazione, ha portato nel bilancio dello Stato altri 3,6 miliardi di euro............continua.....
A.G. da info LiberEtà.it