Ieri sera alla Sala delle Stagioni si è fatto il pienone.
Nonostante si siano aggiunte parecchie sedie c’è rimasta tanta gente in piedi,
dentro e fuori la sala riunioni. Purtroppo mancava il Prof. Enzo Ciconte,
storico della mafia che ultimamente ha prodotto un documento che testimonia la
reale presenza delle organizzazioni mafiose nella regione Emilia Romagna, ma
questo ha portato a “goderci” di più la venuta ad Imola di Giovanni, fratello
minore di Peppino Impastato. Giovanni ha raccontato in modo molto diretto come
sono cresciuti, come è iniziata la lotta di Peppino contro la mafia locale e il
“ boss” Badalamenti, l’importante ruolo della madre prima e dopo la morte di
Peppino, la coerenza della narrazione nel film “ I cento passi “ e la
continuità della lotta con Giovanni portatore del testimone. Ha chiarito i
processi storici dell’evoluzione dell’organizzazione mafiosa, dal dominio delle
terre, alla mafia urbana, alla mafia della finanza e dell’industria, che si
infila e si consolida nei territori dove c’è una economia forte. E’ importante
il suo concetto di legalità, a cui si deve abbinare quale legalità , che per
Giovanni è legata alla Costituzione e alla partecipazione democratica e ha
sollecitato i tanti giovani presenti a non rassegnarsi e ad esercitare, quando
è necessario, la disobbedienza civile, come Martin Luther King, come Gandhi e
come oltre 2000 anni fa ha fatto Gesù Cristo. E' stato dato sostegno alla campagna raccolta firme "Io riattivo il lavoro", promossa dalla Cgil, Libera, Arci, Acli, Legacoop, per riconvertire le aziende confiscate alle mafie in attività lavorative legali e dignitose. Sono state significative le
testimonianze sulle amicizie e sui rapporti con Saviano, Falcone, Borsellino e
le considerazioni sull’importanza della coerenza nella veicolazione dei
messaggi per non deturpare la qualità
dei valori, l’importanza dell’alternativa costruita dalla base e non calata
sulla base. Potrei scrivere e scrivere perché l’incontro con Giovanni
Impastato, fratello di Peppino è stato veramente emozionante, interessante,
coinvolgente e liberatorio, anche perché era chiaro che di fronte avevo un Compagno che da tanto
tempo volevo incontrare, conoscere, ascoltare.
Angelo Gentilini
Per più info: clicca qui per vedere il sito di Peppino Impastato.