Non ci giriamo intorno. Anche tra gli iscritti alla Cgil c'è chi sostiene le ragioni del governo giallo-verde, c'è chi lo ha votato e c'è chi ne condivide lo spirito e le modalità. Non è una novità. È da tempo che un pezzo importante della nostra base di rappresentanza si è spostata dai partiti di centro-sinistra a quelli più a destra, oggi definiti a torto o a ragione sovranisti e populisti. Elettori della Lega e dei Cinque Stelle sono tra i lavoratori - nelle grandi fabbriche, nelle piccole e medio aziende, negli uffici, nelle corsie degli ospedali, nei centri commerciali - e anche tra i pensionati. Le motivazioni sono molteplici, prima fra tutte quella di non essersi sentiti rappresentati e tutelati dalle politiche messe in atto in questi anni dalla sinistra. Di certo c'è che un peso rilevante ce lo ha avuto la crisi che ha minato le certezze, che ha ridotto i diritti dei cittadini e che non è stata ancora risolta. Ma non possiamo negare che un impatto determinante lo ha avuto anche la questione migratoria, la paura del diverso e l'agitato pericolo di un'invasione di immigrati nel nostro paese che però sappiamo essere molto più percepita che reale. Mi capita sempre più spesso di partecipare ad assemblee dove ci sono pensionati che parlano del loro senso di insicurezza e delle diffidenze......
Continua a leggere: huffingtonpost.it/sullodio-e-il-razzismo-non-saremo-neutrali
Segretario generale dello Spi-Cgil)
Angelo Gentilini, da info www.spi.cgil.it
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