E’ chiaro che anche i sindacati si debbono porre il problema della produttività e della
competitività delle aziende e più in generale dei vari comparti, ma mi sembra
che si stia cadendo molto in basso perché è noto che sono innumerevoli i fattori
che concorrono alla bontà del risultato finale. Io non credo che la riduzione
delle tutele e del salario,oltre alla cancellazione della reale democrazia
nelle fabbriche, che porta all’azzerramento delle sudate conquiste, sia la
strada maestra da percorrere. Ritornando al problema malattia, ultimamente mi
sono ammalato 2 volte e non ci ho marciato su, vado bene perché sono in
pensione, ma se lavorassi in una azienda che applica queste logiche ammalandomi
un’altra volta rischierei il linciaggio morale e la decurtazione salariale. Pensando
a tutto il tempo che volontariamente ho dedicato alla gestione di un Fondo Aziendale
Solidale sull’assistenza sanitaria tra colleghi e compagni/e di lavoro, tempo
che, a mio avviso, è stato speso bene, perché la solidarietà è un valore ed è
un valore aggiunto quando è a favore dei più deboli o sfortunati. Bene pensando
e ripensando, capisco che in circolazione c’è troppa gente che forse ha perso
la bussola, che non ricorda da dove siamo venuti o non è ben informata sulle
condizioni di lavoro dei lavoratori/trici tedeschi o francesi e permette che si
continui a calpestare i “soliti noti”.
Angelo Gentilini