22 marzo 2013

E' tornato in attività l' Autodromo

Anche quest'anno i rumori delle cosiddette "prove tecniche" sul circuito cittadino imolese, che sorge a poche decine di metri dal tessuto urbano della città, hanno ripreso ad invadere le nostre case, il nostro fiume, il nostro parco, le nostre menti. Alla vigilia di decisioni importanti, come quelle che dovevano riguardare il calendario degli eventi 2013, c’era attesa di novità, di inventiva, di cambiamento. Il recente risultato elettorale, fortemente penalizzante per il partito politico che guida l'Amministrazione della Città, lasciava prevedere la possibilità che si cominciasse davvero a dare ascolto a tutte le voci della piazza. I pessimisti affermavano, al contrario, che nulla sarebbe cambiato senza idee nuove, senza una chiara visione del futuro. Purtroppo avevano ragione loro, i pessimisti.
Il calendario che è uscito dalla riunione dei Vertici si è rivelato invece molto più rumoroso dell’anno precedente, pieno di "famose" e fumose piccole competizioni che vedranno, come sempre, assenza totale di pubblico e premiazioni deserte. Come corollario aumenterà anche l'impossibilità dei cittadini di vivere lo storico Parco delle Acque Minerali, la difficoltà per numerose scuole, che stanno sia all’interno che nei pressi dell’impianto, di svolgere le lezioni, il fastidio intollerabile anche in centro storico per le case invase dal rumore. Del denaro occorrente per ripianare i debiti ne parleremo più avanti, a stagione conclusa e consuntivi fatti. Sarà interessante spiegare ai cittadini in quale pesante maniera saranno penalizzati per soddisfare le brame di pochi benestanti motorizzati, per protrarre una tradizione finita, per sbandierare un indotto ancor tutto da dimostrare. I Cittadini per un Autodromo diverso, e certo anche i rappresentanti del Comitato Autodromo, sono convinti della necessità di individuare un diverso orientamento di gestione. Gestione che possa portare minori disagi, ma maggiore prestigio e risonanza. Quello che si legge nelle affermazioni del Sindaco Manca, che vede la città fare suo l'Autodromo, va inteso a rovescio, perchè è l'Autodromo che in modo violento si impadronisce della cittàCi opporremo dunque alla scelta che è scaturita e alle prossime elezioni amministrative chiederemo a tutti gli altri candidati sindaci di chiarire e manifestare la loro posizione in proposito. Sarà una richiesta improntata a collaborazione, per cercare assieme iniziative diversificate. Abbiamo sempre detto di essere contrari alla chiusura dell'Autodromo che per tanti anni si è identificato col nome della Città; siamo fermamente contrari all'attuale utilizzo della struttura. E ci opponiamo ai politici che si dicono in ascolto mentre continuano a decidere autonomamente, in completa discordanza con grande parte dei cittadini.
Mario Cacciari - Diva Bignami