27 febbraio 2013

Amareggiato ma non sorpreso

Già 3 anni fa  indicavo delle precise problematiche che concorrevano per l'affermazione e il consenso elettorale delle compagini di sinistra o di centro-sinistra. Allora scrivevo che il PD era miope nei confronti della Cgil, che aveva gestito male il Movimento di Grillo, che era troppo distaccato dalla protesta delle Piazze Viola e che sbagliò a contrapporsi in Puglia a Vendola. In questo periodo ha recuperato solo il rapporto con Vendola, tra l' altro compresso in campagna elettorale, ma a mio avviso in generale ha sostenuto una campagna elettorale in difesa e a rincorsa delle proposte degli altri candidati Premier, con tante proposte, ma poco chiare e specifiche. Inoltre a tanti lavoratori e pensionati non è stato oggettivamente bene il sostegno del Pd al Governo tecnico e a Monti, Fornero, Passera; che non son stati a guardare ma che per risanare i conti hanno raschiato il fondo del barile "dei soliti noti"e hanno varato delle deleterie riforme sul lavoro e sulle pensioni, senza offrire una contropartita sulle politiche industriali e fiscali. Hai voglia di dire che non eri pienamente d'accordo ma votavi SI per responsabilità nazionale e che l'Italia era sull'orlo del baratro e quelle erano le necessarie supposte per guarire, ma poi anche in campagna elettorale il PD ha latitato nella piena discontinuità dalle vecchie logiche politiche.....e cosi si lascia inevitabilmente tanto spazio agli altri e a tutto. E' chiaro che non vanno bene le promesse insostenibili, ma se si blocca la rivalutazione di 6 milioni di pensionati da 1150 a 1300 euro netti al mese, si deve avere anche la forza di dire che si metterà mano al tetto delle 100.000 pensioni d'oro e  che da lì si possono recuperare svariati miliardi di euro ogni anno. E ancora se si vuole il cambiamento, non è più possibile sopportare che ci siano dei cittadini che in un anno guadagnano guanto incassa un lavoratore in 40 anni di sudato lavoro, senza parlare di chi questi soldi li prende in un mese...e mi fermo qui, perchè è fin troppo chiaro dove si deve mettere le mani se si vuol cambiare... Si può anche non fare e continuare sulla vecchia logica e sui vecchi equilibri, pesi e contrappesi, ma poi non ci si deve meravigliare se le incavolature si sfogano in altre direzioni. Comunque, detto questo, a mio avviso il centro sinistra e nello specifico la responsabilità è del massimo partito di questa coalizione ha sbagliato strategia da alcuni anni a questa parte. Si doveva preparare l'alternativa a Berlusconi e che fosse pronta ad andare subito alle elezioni appena è caduto. Poi sui soggetti politici della coalizione, dato che nel centro destra c'è gente come Storace, ecc..ecc. noi non potevamo accordarci con uomini seri come De Magistris e Ingroia??? Infine come poteva essere Renzi l'alternativa interna nel PD a Bersani se prima delle primarie esprimeva dei concetti molto più a destra di Bersani, in particolare sosteneva che erano giuste le riforme Monti-Fornero sul lavoro e sulle pensioni, inoltre aveva sostenuto anche Marchionne e il suo fantomatico Progetto Fabbrica Italia e sparava sulla Fiom e Cgil. Ecco che allora dobbiamo avere più capacità di analisi nazionale, europea ed internazionale e credere che solo l'insieme della forza della sintesi collettiva può portare al vero cambiamento. Si devono superare le paure e chiamare alle proprie responsabilità elettorali il M5S, a cui ha dato il voto tanta gente di sinistra, per costruire una convergenza programmatica a sostegno delle riforme prioritarie, legge elettorale, conflitto di interesse, falso in bilancio, no leggi ad personam, fisco, lavoro e rappresentanza, diritti e questione morale.  Egregio Pierluigi hai tutta la mia stima e la solidità politica necessaria per lavorarci e dar vita ad una nuova pagina democratica.
Angelo Gentilini