20 ottobre 2012
Roma:100 pullman dall'Emilia Romagna
La Cgil è in piazza San Giovanni a Roma,oggi 20 ottobre, con una manifestazione nazionale incentrata sullo slogan “Il lavoro prima di tutto”: è un grande happening dalle 10,30 al tardo pomeriggio per dare voce al lavoro, in tutte le sue forme e per i vari settori, dopo quattro anni di crisi durissima che non demorde. La piazza è tappezzata di stand nei quali ogni regione e ogni categoria evidenzia le peculiarità territoriali della crisi, mentre sul palco le parole dei delegati si alternano ai momenti di spettacolo solidale con le ragioni del lavoro. La giornata sarà poi conclusa da Susanna Camusso, leader nazionale Cgil.
Sono almeno un centinaio i pullman da tutta l’Emilia Romagna che hanno portato a Roma la protesta delle tante vertenze aperte e la testimonianza della crisi in territorio regionale, sulla quale si sono abbattuti anche gli effetti disastrosi del terremoto del 20-29 maggio scorsi. Se ne avrà eco anche dal palco della manifestazione, con l’intervento di una delegata sindacale dell’azienda biomedicale Bellco di Mirandola. Nell’area terremotata dopo cinque mesi le attività produttive sono ripartite al 70%, ma 14.000 addetti sono ancora in cassa integrazione (nell’immediato erano 39.000); le tendopoli sono chiuse, comincia la ricostruzione ma le risorse finanziarie non si vedono ancora. L’allarme della Cgil si allarga poi alla crisi di tutto il territorio regionale: nei primi nove mesi del 2012 si contano ben 63 milioni di ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga), in aumento rispetto al 2011 e che coinvolgono circa 60.000 addetti.
Il segretario generale della Cgil regionale Vincenzo Colla punta il dito contro le politiche del governo, che vanno cambiate profondamente. “Oggi trasformeremo piazza San Giovanni in un grande “villaggio del lavoro” – sottolinea Colla - per mostrare al paese il vero volto della crisi. Le manovre depressive del governo, la spending rewiev, la riforma delle pensioni e quella sul mercato del lavoro, non solo non hanno prodotto un'inversione di tendenza, ma hanno scaricato i problemi sul lavoro dipendente e sulle fasce più deboli, che saranno ulteriormente penalizzati dalla nuova stangata della legge di stabilità di questi giorni. Tutta la Cgil è in piazza per spingere il governo a modificare le priorità dell’agenda politica e gli strumenti di intervento, recuperando risorse attraverso la patrimoniale, intensificando la lotta all’evasione fiscale, attivando politiche industriali innovative e misure straordinarie per favorire l’occupazione e dare speranza ai giovani e al paese.”
Angelo Gentilini