Dopo l'intesa
sottoscritta in Regione Emilia-Romagna lo scorso 29 dicembre, tra le
Organizzazioni sindacali, l'Alleanza Cooperative italiane,
Confindustria e la Regione, a seguito della vertenza Castelfrigo,
oggi è stato costituito il Tavolo Carni finalizzato a ricercare
soluzioni condivise per debellare dal distretto un sistema, fondato
sulle false cooperative ed s.r.l. costituite ad hoc, che fa leva
sullo sfruttamento del lavoro per competere sul mercato. Alla costituzione del
tavolo erano presenti i rappresentanti dei Ministeri del Lavoro e
dello Sviluppo Economico, oltre che delle istituzioni locali, che ne
faranno parte integrante. Si è definito il calendario di lavoro che
nelle prossime settimane cercherà celermente di attivare tutti gli
strumenti utili a risolvere un problema che ha forti e preoccupanti
riflessi sull'economia di un intero territorio, sulla qualità del
lavoro, sui diritti dei lavoratori e sul sociale. Problema che è stato
ormai assunto da tutti grazie alla lotta dei lavoratori che operavano
negli appalti della Castelfrigo. Il tavolo, che nelle
prossime sedute verrà esteso alla rappresentanza sindacale di
categoria e alla sezione della Consulta della legalità prevista
dalla legge regionale su appalti e legalità, si è posto l'obiettivo
di convenire l'adozione di strumenti e azioni utili per sradicare dal
territorio tutti i “fenomeni” di competizione sleale, di evasione
ed elusione fiscale, di mancata applicazione contrattuale, di
illegalità, che nel corso degli anni hanno permeato il territorio. La vertenza Castelfrigo
in tal senso è emblematica e per queste ragioni in coda all'incontro
odierno si è anche fatto il punto sulla ricollocazione dei
lavoratori licenziati dalle cooperative in appalto. Le associazioni
firmatarie dell'intesa del 29 dicembre hanno ribadito la volontà di
ricercare opportunità di ricollocazione per questi lavoratori: la
Regione ad oggi ha registrato la disponibilità di circa 30
ricollocazioni nelle aziende del territorio e nei prossimi giorni i
lavoratori verranno chiamati a colloquio. L'impegno di tutti è di
completare la ricerca per dare a tutti i lavoratori un'opportunità
occupazionale nel rispetto della piena applicazione dei CCNL di
riferimento. La lotta dei lavoratori
degli appalti della Castelfrigo continuerà sino alla ricollocazione
di tutti e l'impegno della Cgil Emilia Romagna è di essere al loro
fianco e di proseguire nella ricerca di un nuovo modello di relazioni
ed economico del distretto delle carni, fondato sulla legalità,
sulla corretta applicazione dei contratti, sulla qualità del lavoro
e dei prodotti.
Bologna, 15 gennaio 2018. (Antonio
Mattioli Segreteria Cgil Emilia
Romagna)
Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.