La
Commissione Antimafia indagherà sul sistema degli appalti presenti
in Castelfrigo. Una buona notizia per fare luce su quanto si può
nascondere nella catena degli appalti illeciti. Apprendiamo,
da un articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta di Modena, che la
Commissione Antintimafia si occuperà del caso Castelfrigo,
utilizzando il corposo materiale di segnalazioni, dati e denunce che
la Flai Cgil ha prodotto in questi anni sul “caso Castelfrigo” e
non solo. È sicuramente una notizia positiva per fare luce
sulle tante “anomalie” che abbiamo riscontrato negli appalti di
dubbia legittimità che compromettono la concorrenza leale fra le
imprese e crea le condizioni di pesante sfruttamento dei lavoratori
coinvolti, con pesanti ricadute sociali. Le tante “anomalie”
che abbiamo riscontrato nel sistema degli appalti presenti in
Castelfrigo sono le stesse che vediamo presenti in altri appalti
nella filiera agricola regionale e della macellazione e
trasformazione delle carni modenese, ma anche nazionale. Le
“anomalie” degli appalti sono quelle che riguardano possibili
reati “spia”, che potrebbero nascondere riciclaggio del denaro o,
addirittura, infiltrazione della malavita organizzata, cioè: denaro
erogato in “nero”, finte trasferte o rimborsi spese per
compensare ore di lavoro; sfruttamento dei lavoratori; ingenti
evasioni fiscali e previdenziali legate ad imprese che rimangono in
vita due o tre anni e intestate a prestanomi. Bene fare luce su
questi episodi che potrebbero inquinare l'economia legale. Bene
condannare e combattere le false cooperative appaltatrici, ma è bene
anche porre l'attenzione sulla committenza che ha fatto crescere e
nascere per decenni queste pseudo imprese. Nel caso Castelfrigo
l’appaltatore, Domenico Melone, ha gestito cinque false cooperative
che si sono succedute nel sistema degli appalti in oltre dodici anni.
La Castelfrigo, come le tante Castelfrigo presenti nel distretto
modenese e non solo, che si affidano a questi personaggi, non possono
scaricare le loro responsabilità. Tacere, o fare finta di nulla, su
questo particolare non aiuta il contrasto alle false imprese
appaltatrici. Come non si possono dimenticare le recenti
modifiche legislative che hanno permesso tutto questo: la
depenalizzazione della somministrazione irregolare di manodopera
(Dlgs 8/2016) e l'abrogazione della somministrazione fraudolenta di
manodopera (Jobs Act).
(Bologna, 31 gennaio 2018. Umberto Franciosi, Flai Cgil E. R.)
(Bologna, 31 gennaio 2018. Umberto Franciosi, Flai Cgil E. R.)
Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.