01 ottobre 2019

1° ottobre 1906 si costituì la Confederazione Generale del Lavoro.


Il 1° ottobre del 1906 nei locali della Camera del Lavoro, al termine del Congresso delle organizzazioni di Resistenza, i cinquecento delegati presenti in rappresentanza di oltre duecentomila iscritti decidevano a maggioranza, con il voto contrario dei delegati rivoluzionari – che avrebbero poi abbandonato il congresso – di “costituire in Italia la Confederazione Generale del Lavoro”, affidandole la “direzione generale assoluta del movimento proletario, industriale e contadino al di sopra di qualsiasi distinzione politica” (Guglielmo Epifani, www.strisciarossa.it )

Questo numero di Lavoro è dedicato alla celebrazione del cinquantesimo anniversario della fondazione della Confederazione generale del lavoro, della quale la nostra Cgil rappresenta la continuità storica. La costituzione della Cgl (così nel testo originale), nel lontano ottobre del 1906, fu salutata dalla parte più avanzata della classe operaia come una grande conquista”. 
(Giuseppe Di Vittorio, www.strisciarossa.it )

La Confederazione generale del lavoro (CGdL) nasce al primo Congresso di Milano del 29 settembre – 1° ottobre 1906: cinquecento delegati, in rappresentanza di 700 leghe per un totale di 250 mila iscritti ne proclamano la costituzione. I partecipanti ai lavori sono riuniti nella grande sala di via Crocifisso, oggi distrutta, sotto la scritta dal palco “Operai di tutto il mondo unitevi!” Tra le 200 persone presenti, nella foto si riconoscono tre figure femminili: Ines Oddone Bitelli di Gallarate e Ida Persano della Federazione arti tessili di Torino, e Argentina Bonetti Altobelli, fondatrice della Federazione nazionale lavoratori dell terra e membro del Consiglio direttivo della CGdL fin dalla fondazione.

Il primo Segretario generale fu il riformista Rinaldo Rigola, già in precedenza a capo del Segretariato Centrale della Resistenza, la struttura costituita nel 1902 con l’obiettivo di trovare la sintesi politica tra le spinte radicali dei rivoluzionari, che guidavano gran parte delle Camere del Lavoro, e le posizioni moderate dei riformisti, a capo delle principali Federazioni di mestiere e industriali.
Angelo Gentilini, da info old.cgil.it/CGIL/Storia // www.strisciarossa.it