07 novembre 2012

S.O.S...CNH Imola

Sabato 10 novembre alle ore 10, presso la Camera del Lavoro di Imola ( via Emilia 44 ), si ritroveranno in un’assemblea aperta i tre sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm e i metalmeccanici della Cnh di Imola. La prima fabbrica chiusa da Marchionne nel 2009 , salì alle cronache anche grazie al lungo presidio dei lavoratori e allo sciopero della fame di Guido Barbieri. Da allora tante promesse e tanta Cassa Integrazione, ma questa scade definitivamente tra 6 mesi e dopo è impensabile che si sia già concretizzato il progetto di riconversione dello stabilimento imolese. I sindacati imolesi stanno sollecitando Regione e Ministero dello Sviluppo economico, affinché si rispettino i tempi per l’avanzamento del percorso di riconversione industriale.. In questo Paese Italia è tutto un paradosso, si pagano multe salate all’UE per gli autobus non in regola ed è latitante un vero progetto nazionale sulla mobilità, si afferma da tante parti che si è per il lavoro ecc..ecc.. e non si sostiene un progetto legato alla mobilità elettrica elaborato dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Aster, che darebbe una soluzione occupazionale non solo ai dipendenti Cnh in Cassa Integrazione, ma sarebbe funzionale anche alla tenuta produttiva del territorio imolese. E’ bene anche ricordare che sia il Ministero dello Sviluppo economico, che quello dell’Ambiente, hanno definito tale progetto il migliore presente in Italia. E allora se non si sostiene il migliore, che cosa e chi deve essere sostenuto in questo Paese??? Svariate sono le sofferenze dei lavoratori, compreso chi ha trovato una risposta occupazionale nello stabilimento modenese, perciò è bene fare quadrato lavoratori, sindacati, istituzioni locali e regionali, per trovare una soluzione lavorativa.
Angelo Gentilini