Tredici (13) miliardi l’anno per i prossimi sette anni vuol dire riduzione della spesa pubblica che si tradurrà in meno risorse per la sanità, per l’istruzione e la ricerca, per le politiche sociali, per i salari e gli investimenti pubblici, per le pensioni. Insomma, si tratta di un brutale ritorno delle politiche di austerità per sette lunghi anni, cioè ben oltre la durata dell’attuale legislatura e di questo governo. È una ricetta già realizzata in passato e che si è rivelata disastrosa sul piano salariale, occupazionale, economico e di finanza pubblica. Questa volta, però, sarà anche peggio, perché i tagli si scaricheranno sui lavoratori e pensionati che nel triennio 2021-23 hanno visto erodere il proprio potere d’acquisto da una fase prolungata di alta inflazione (il dato cumulato è del +17,3%), determinata principalmente dalla crescita dei profitti, elemento che il governo ha riconosciuto ma su cui non è intervenuto per porvi rimedio.
“Per far tornare i conti ci sono due strade possibili: o tagli la spesa o aumenti le entrate. E loro hanno deciso di tagliare la spesa”.
È molto netto il segretario generale Cgil Maurizio Landini, intervistato oggi sul quotidiano La Stampa: “Tagliare la spesa vuol dire tagliare la sanità, la scuola, i salari e il sistema delle pensioni. Settori in cui invece bisogna investire anche con un piano straordinario di assunzioni e superando la precarietà”.
Il segretario generale replica anche alle parole del ministro Giorgetti: “Dice che vogliono far fare sacrifici a tutti, intanto però li hanno fatti i lavoratori dipendenti e i pensionati, le donne e i giovani precari, tanto che molti di questi sono costretti ad andare a lavorare all'estero. Questa è un’austerità selettiva, che il governo attua decidendo che a pagare debbano essere sempre i soliti”.
Il governo prepara un'altra legge di bilancio che impoverisce il Paese. Non possiamo permettercelo. Per questo, dal 28 al 31 ottobre i pensionati e le pensionate dello Spi Cgil scenderemo in piazza in tutte le Regioni italiane. Diamo forza e potere a pensioni, salari, non autosufficienza, sanità pubblica, equità fiscale e contro l'autonomia differenziata.
Angelo Gentilini, info da Spi Cgil e Collettiva.it