Ricordo che mio padre rimase colpito da un bombardamento alleato in quel della Serra di Castel Bolognese mentre in una notte della primavera del 1945 stava transitando da casa sua per rifocillarsi, perché dall' 8 settembre 1943 viveva in pieno stato di clandestinità. Restò gravemente ferito e fu trasportato, in fin di vita, su di un carro tirato da 2 buoi all' Ospedale di Imola, dove restò tra ricovero e convalescenza per circa 6 mesi. Comunque di questi avvenimenti ne ha sempre parlato poco.
Foto tratta da "Pace e Solidarietà", la rivista dell' Associazione Nazionale Vittime di Guerra di cui faceva parte mio padre in qualità di invalido civile di guerra e a cui ora resta legata mia madre come vedova.
Angelo Gentilini