24 giugno 2013

"30 mesi per salvare il pianeta"

La scienziata Julienne Stroeve ha studiato il ghiaccio dell'Artico per decenni. Ogni estate si sposta verso nord per misurare lo scioglimento dei ghiacci. Sa che il cambiamento climatico sta accelerando lo scioglimento, ma durante il suo ultimo viaggio non poteva credere ai suoi occhi.Enormi aree del ghiaccio Artico erano scomparse, andando oltre le nostre peggiori aspettative. 
Gli scienziati ci avevano avvertito che sarebbe successo. Man mano che la terra si surriscalda, si giunge a punti di non ritorno che accelerano il riscaldamento fino a portarlo fuori controllo. Il surriscaldamento genera lo scioglimento dei ghiacci nel Mare Artico, distruggendo il gigantesco specchio bianco che riflette il riscaldamento verso spazio, causando un enorme surriscaldamento dell'oceano e facendo scogliere ancora più ghiaccio, e così via. Fino a portare la situazione fuori controllo. Già quest'anno si sono verificati eventi climatici senza precedenti comprese bufere e temperature fuori controllo. Ma, se agiamo uniti e in fretta, POSSIAMO fermare tutto questo. Una volta usciti dall'incubo dell'estinzione, potremo davvero lavorare per un futuro migliore per i nostri figli e nipoti: un futuro pulito, verde, in armonia con il pianeta che ci ha dato la vita. Tra 30 mesi ci sarà la Conferenza di Parigi, l'incontro che gli stessi leader mondiali hanno deciso stabilirà le sorti delle nostre battaglie contro il cambiamento climatico. Potrebbe sembrarvi ancora lontana, ma non lo è. Abbiamo 30 mesi per scegliere i leader giusti, portarli all'incontro, dar loro un piano e poi fare in modo che mantengano le promesse. Siamo noi contro le compagnie petrolifere e il fatalismo. Possiamo vincere, dobbiamo vincere.
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 A.G. da info Avaaz.org