Era l’inverno 2009/2010 quando presso i banchetti della Federazione della Sinistra venne avviata la raccolta di firme per l’istituzione ad Imola del Registro Comunale delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT), cioè il cosiddetto "testamento biologico".
Ne furono raccolte oltre 400 e da quelle firme venne la spinta decisiva per presentare un documento in Consiglio Comunale che ponesse all’attenzione la richiesta di tanti Cittadini, ovviamente ben più degli oltre quattrocento firmatari. Un contributo importante nel percorso di avvicinamento al Registro lo ha portato Beppino Englaro, regalandoci la sua presenza a Imola il 9 dicembre del 2010 in una serata intensa e di grande profilo, davanti ad un folto pubblico.
Il documento portato in Consiglio Comunale, predisposto dalla Sinistra Arcobaleno e sottoscritto dall’IDV, dopo un franco e costruttivo confronto trovò la condivisione anche del PD: sono queste i gruppi politici presenti in Consiglio che poi lo hanno votato nel gennaio 2011, atto che ha permesso l’istituzione del Registro delle DAT nel nostro Comune.
Dal 2 maggio scorso il Registro Comunale è pienamente operativo: i giornali locali ne hanno parlato in più occasioni, ma forse l’informazione non è arrivata a tutta la cittadinanza interessata all'argomento.
Non dimentichiamoci che il Registro colma, per quanto possibile e nei limiti di legge, una enorme lacuna legislativa, sinonimo di arretratezza culturale del nostro Paese: se non bastasse, nei mesi scorsi il Parlamento ha anche tentato di peggiorare – se possibile – le norme in materia.
L’esistenza del Registro presso il nostro Comune permette ai cittadini Imolesi di poter registrare ufficialmente il deposito delle nostre volontà in materia di fine vita nelle mani di un proprio fiduciario, il tutto senza alcun costo (che invece un notaio esigerebbe) e con la massima riservatezza.
In Italia oggi sono solo ottanta Comuni circa quelli che danno questa opportunità ai propri Cittadini. Fra questi, appunto, Imola. Un risultato importante cui siamo arrivati anche e soprattutto grazie alle firme raccolte ed al sostegno di tante e tanti.
Il Comitato per la Laicità "IMOLA LAICA", che si è costituito per favorire la diffusione di questa informazione (senza escludere altri futuri impegni) trovando ospitalità in via Tiro a Segno presso l’ARCI, ha ritenuto opportuno scriverti per diverse ragioni: ricostruire brevemente un percorso importante, ringraziarti per il contributo apportato a questa campagna - qualora tu sia uno dei 400 firmatari - e per metterti a disposizione un esempio di modulo per la stesura della DAT, se e/o quando tu decida di depositarla.
Per saperne di più, puoi farlo alla mail testamentobiologicoimola@gmail.com.
Comitato imolese per la laicità