21 febbraio 2016

Damiano vuole chiarezza sulla reversibilità, che non è assistenza.

“Vorrei vedere i fatti: affinché le parole del ministro Poletti abbiano fondamento, chiediamo di cancellare dalla delega la parte in cui si parla di intervenire sulle prestazioni previdenziali”. Al presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, non bastano le rassicurazioni del ministro del Lavoro sulle pensioni di reversibilità.
Finché non cambieranno i testi, non possiamo stare tranquilli. Si tratta semplicemente, come noi chiederemo quando la delega arriverà in Commissione, di cancellare dall’articolo 1, comma 1, lettera B, le seguenti parole: “nonché di altre prestazioni anche di natura previdenziale”. Fatto questo, allora sì, saremo assolutamente tranquilli. Anche perché, faccio notare, nella parte tecnica del provvedimento si precisa che le principali “prestazioni di natura assistenziale ovvero di natura previdenziale ma comunque sottoposte alla prova dei mezzi sono: assegno sociale, pensione di reversibilità, integrazione al minimo, maggiorazione sociale del minimo, assegno per il nucleo con tre o più figli minori”. Quindi è evidente che nelle intenzioni c’è di agire anche sulle pensioni di reversibilità: se c’è questo equivoco, si deve dissipare.
È un nodo che non si deve toccare per niente, secondo voi? Noi siamo disponibili a una razionalizzazione delle pensioni di reversibilità, ma vogliamo farlo nell’ambito del sistema previdenziale, e non confondendo assistenza e previdenza. In Commissione stiamo infatti esaminando un disegno di legge presentato da Luigi Bobba, che migliora il sistema, prevedendo l’innalzamento delle percentuali per le fasce più deboli. Ma appunto, discutiamo di miglioramenti, e non di tagli.
Clicca il link sotto per leggere tutta l'intervista a Cesare Damiano (Pres. Commissione Lavoro della Camera):
ilmanifesto.info/le-pensioni-di-reversibilita-devono-sparire-dalla-delega/
Angelo Gentilini, da ilmanifesto.