“Ieri il Comune di Imola ha modificato il Patto di sindacato e lo statuto della multiutility Hera consentendo ai soci pubblici di passare dal 51% al 38% di proprietà pubblica della società di gestione.
Al sindaco di Imola, che è anche Presidente dell'Anci Emilia Romagna e Presidente del Comitato di sindacato Hera, che ha dichiarato non trattarsi di una privatizzazione, rispondo invece ribadendo che questa operazione apre le porte ad una privatizzazione vera e propria, che non garantisce il governo pubblico della multiutility.
Se non si tiene saldamente in capo ai comuni la funzione di garanzia per il territorio e per i cittadini, gli enti locali non potranno esercitare un forte ruolo di pianificazione e controllo dei servizi pubblici in forma associata, né definire una politica industriale dei servizi gestiti, per garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini così come la qualità del lavoro, la professionalità, la salute e sicurezza di tutti coloro che operano nella multiutility. Per noi resta inaccettabile questa decisione e ci attrezzeremo per dare risposte sul terreno sociale e dell'iniziativa sindacale; vi state preparando per portare avanti un progetto che farà perdere consenso al ruolo istituzionale. Noi siamo per rafforzare il radicamento territoriale e la tenuta pubblica che è una scelta politica strategica del controllo e della gestione del sistema fondamentale delle reti. E' una soluzione finanziaria miope, per fare cassa oggi ma che non guarda al futuro e alla necessità di fare investimenti strutturali, nel tempo, nell'essenziale servizio idrico e in quello capitale del ciclo dei rifiuti”.
Angelo Gentilini, da info stampa Cgil Emilia Romagna.