1. Una pensione dignitosa per tutti. Dare certezza ai
giovani che entrano ora nel mercato del lavoro di poter andare in pensione con
una pensione dignitosa.
2. Basta esodati. Ai lavoratori esodati va garantito il
diritto alla pensione attraverso una soluzione strutturale e definitiva.
3. Pensionamento flessibile. Va reintrodotto il
pensionamento flessibile a partire dai 62 anni o combinando età anagrafica e
anzianità contributiva senza penalizzazioni di sorta. Bisogna cioè restituire
ai lavoratori il diritto di decidere a quale età andare in pensione.
4. Rivalutazione delle pensioni. Modificare il meccanismo
della rivalutazione delle pensioni. Con il sistema attuale si rischia il loro
progressivo impoverimento.
5. Fisco più equo. Estendere il bonus di ottanta euro ai
pensionati ed elevare il livello di esenzione fiscale (no tax area) equiparando
i redditi da pensione a quelli da lavoro.
6. Valore dei contributi. Correggere il meccanismo di
calcolo delle pensioni previsto nella legge Dini che rischia di abbassare il
montante contributivo col quale vengono calcolate le pensioni in conseguenza
dell’andamento negativo dell’economia.
7. Governo dell’Inps. Riformare la governance degli enti
previdenziali per definire l’attività di gestione e l’attività̀ di indirizzo
strategico e di sorveglianza.
Approfondisci: www.libereta.it/apriamo-insieme-cantiere-delle-pensioni.
Angelo Gentilini, da info LiberEtà