"La legge che prevede il nuovo ISEE è una norma importante, nata per garantire equità e giustizia nell'accesso alle prestazioni e ai servizi gratuiti e/o agevolati. Ma questi obiettivi rischiano di essere traditi a causa delle inadempienze e dei ritardi del Governo nella predisposizione degli atti e delle condizioni che ne devono consentire un corretto utilizzo". Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, in merito alla riforma dell'indicatore della situazione economica delle famiglie che entrerà in vigore il 1° gennaio 2015.
"Il nuovo ISEE - continua la segretaria - non può diventare un'altra occasione di complicazione della vita degli italiani, né tanto meno una modalità surrettizia per ridurre e limitare l'accesso ai servizi e alle prestazioni. Per essere il segno di una svolta positiva è necessario che parta correttamente e che, in tempi e modi chiari e certi, se ne possano valutare gli effetti e correggere eventuali criticità". "Per questo - conclude Lamonica - la Cgil chiede l'immediata convocazione del tavolo di monitoraggio composto da tutti i soggetti interessati, istituzioni, Enti Locali e parti sociali, previsto dalla normativa e mai convocato".
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Angelo Gentilini, da info Cgil-www.rassegna.it