19 gennaio 2010

LA STORIA CI DEVE ILLUMINARE

19 gennaio 1910 – 19 gennaio 2010: DA 100 ANNI CI MANCA ANDREA COSTA

Il Padre del Socialismo Italiano, Andrea Costa, nacque a Imola nel 1851, in via Appia, si spense all’ospedale di Imola il 19 gennaio 1910.
Nel 1872 ad appena 21 anni fu eletto Segretario dell’Internazionale dei lavoratori in Italia, organizzazione capeggiata dal russo Bakunin.
Ad Imola fondò diverse testate giornalistiche che ebbero un futuro importante come L’Avanti, Il Moto, La Lotta e Il Momento.
Nel 1882, Costa fu il “primo socialista” eletto nel Parlamento Italiano, inoltre si battè in prima persone per la costituzione della Camera del Lavoro di Imola.
Grazie a personaggi come Andrea Costa nel territorio imolese nacquero le prime cooperative come la Galeati e la Ceramica d’Imola e sempre ad inizio ‘900 si associarono braccianti, contadini, birocciai e garzoni, nelle Leghe e Sindacato.
Andrea Costa si è battuto contro la miseria, lo sfruttamento, le disuguaglianze e le ingiustizie.
Anche da Deputato fu sempre povero, perché allora non si riceveva compenso, difatti era aiutato e sostenuto da parenti, amici, compagni, concittadini.
NON LASCIO’ UN SOLDO PERCHE’ NULLA PER SE SI ERA TENUTO.
Ho fatto una cronistoria sintetica sull’illustre imolese ma tanto di più si potrebbe dire. Siamo nel 2010 e viviamo in un mondo molto più grande e molto diverso da allora, eppure le problematiche si avvicinano e quell’idea di socialismo sviluppatasi ad Imola è ancora di grande attualità.
Possiamo ora fare finta di niente, possiamo ora onorare la memoria di Andrea Costa sottraendoci da dovute riflessioni?
Io credo proprio di no, Costa, Argentina Altobelli, Luigi Sassi, Anselmo Marabini e via via altri personaggi hanno lottato duramente per costruire una società migliore, partendo dal territorio imolese. Il benessere che ci siamo trovati tra le mani viene da lontano, Imola nell’800 era una città chiusa, socialmente ed economicamente arretrata. Andrea Costa, nel cercare risultati concreti per la sua prospettiva socialista, promosse una “coerente linea di unità”.
Spinse lavoratori a consociarsi e da quell’idea “dell’unione che fa la forza”, semplice da dirsi ma ora come mai difficile da praticare, Imola fu terra di avanguardia politica-sociale-economica.
Ripartiamo dalle nostre origini e costruiamo ad Imola un laboratorio politico e sociale, che orizzontalmente unisca tutti i soggetti, partiti, associazioni e liberi cittadini che credono nei valori dei nostri padri.
Come ho detto e ridetto tante volte, la politica si fa con le idee e i programmi giusti ed equilibrati. Ma purtroppo servono i numeri, serve unione, coesione, condivisione, umiltà, trasparenza, passione, moralità e lasciare qualcosa di se stessi per abbracciare una parte di qualcun altro. Lavorando per questo, io credo, che a fine 2010 potremmo dire di aver onorato dignitosamente Andrea Costa.
La storia insegna e a volte si ripete, a fronte di questa crisi colossale…
LA STORIA CI DEVE ILLUMINARE!!!”