18 maggio 2016

900mila bambini italiani esclusi dall'asilo nido.

INFANZIA,FP CGIL A LORENZIN: "Oltre 900 mila bambini in Italia, quelli compresi nella fascia tra sei mesi e due anni, sono esclusi dagli asili nido. Le ragioni sono diverse: in parte per scelta delle famiglie ma, per la gran parte, per l'impossibilità di potervi accedere, tra una scarsa offerta pubblica e l'esosa richiesta privata. È quanto risulta da una elaborazione della Fp Cgil nazionale condotta sui dati Istat relativi all'offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia, in parallelo con le rilevazioni su natalità e fecondità della popolazione residente. Una elaborazione che la Fp Cgil rilancia dopo le parole del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sul rischio crack demografico. Entrando nel dettaglio della elaborazione, il sindacato dei lavoratori dei servizi pubblici della Cgil rileva come nel report dell'istituto statistico (relativo al 2012), l'offerta complessiva di asilo nido e di micro nidi per la prima infanzia - pubblici e privati - copra una fascia di bambini da zero a due anni pari al 17,9% (ovvero 17,9 posti ogni 100 bambini) pari a 289.851 bambine e bambini. Una percentuale lontana non solo dalla media dei paesi scandinavi, che si aggira intorno al 50%, ma anche dalla (passata) strategia di Lisbona che prevedeva entro il 2010 una copertura pari al 33%. La stima di oltre 900 mila bambini senza 'diritto d'asilo', fatta sugli ultimi dati Istat disponibili, si rileva dal totale delle nascita dal 2010 ai primi due mesi del 2012, in modo tale da avere il numero complessivo di bambini (dai sei mesi ai due anni) potenzialmente disponibili all'asilo a partire dall'anno 2012/2013. Si sommano quindi i 561.944 nati nel 2010, i 546.585 nati nel 2011 e la stima dei nati nei primi due mesi del 2012, pari a 89.587. I dati di questo report non solo dimostrano come sia lontanissimo l'obiettivo di mille asili in mille giorni, ma sono soprattutto il risultato di una 'collisione' tra il blocco del turn over e i tagli agli enti locali.Un binomio che ha generato un arretramento dell'offerta che rischia di mettere in crisi un servizio, anche laddove è sempre stato un fiore all'occhiello in ambito internazionale."
Angelo Gentilini, da info FP Cgil Nazionale.