L'annuncio di un imminente intervento sullo 'Statuto dei lavoratori' da tramutare in 'Statuto dei lavori', con tutto ciò che questa differenza lessicale sottintende, spiega Epifani “si fonda su principi intollerabili che vanno ripudiati: la sostanziale equiparazione dei diritti dei lavoratori dipendenti con quelli dell'impresa, e la riduzione degli spazi di libertà e di autodeterminazione dei lavoratori”. La convinzione di Guglielmo Epifani è che si punta a colpire la nostra carta costituzionale, ciò che si vuole cambiare - afferma ancora - non è soltanto la legislazione vigente, il quadro del diritto del lavoro consolidato, dallo Statuto alle leggi sullo sciopero, ma anche la radice e il fondamento della nostra architettura giuslavorista, ovvero: la Costituzione.
2010, a quarantanni-dallo-statuto-dei lavoratori.
Nel 1970 si affermò lo "Statuto dei Lavoratori", già richiesto al Congresso Cgil del 1952 da Di Vittorio. Lo Statuto sancì per Legge i diritti e le libertà Sindacali ai lavoratori e lavoratrici in Italia.
2011,Storia-della-rappresentanza-dei.lavoratori italiani.
Art.1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.Art.4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere… un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
2011,Costituzione-democrazia-lavoro, in Italia.
Con la denominazione di “Statuto dei lavoratori” ci si riferisce alla legge n.300 del 20 maggio 1970, recante “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”, che è una delle norme principali del diritto del lavoro italiano. La sua introduzione provocò importanti e notevoli modifiche sia sul piano delle condizioni di lavoro che su quello dei rapporti fra i datori di lavoro, i lavoratori e lavoratrici e la qualità della loro rappresentanza sindacale. In Italia la democrazia e i diritti costituzionali sono entrati nei luoghi di lavoro dopo anni di dure lotte, culminate con il cosiddetto “Autunno caldo” del 1969.
2012,Difendiamo-lo-statuto-dei-lavoratori italiani.
E cosi dalla fine degli anni 50 e negli anni 60 in Italia furono licenziati "senza giusta causa" 480.000 lavoratori e lavoratrici, colpevoli di essere iscritti ai partiti di sinistra (Pci e Psi) e alla Cgil e di lottare per la difesa dei loro diritti. Nella provincia di Bologna i licenziati "senza giusta causa" furono circa 8.300, soprattutto metalmeccanici. La discriminazione politica e sindacale non si praticava solo licenziando, ma anche attraverso un selezionato demansionamento, spostando di reparto in reparto e facendo fare ai lavoratori scomodi dei lavori dequalificanti. Protagonista suo malgrado di quel periodo anche la Cogne di Imola, l’azienda che è stata l’artefice dello sviluppo economico e sociale del territorio imolese.
2014, io-rispetto-le-origini-italiane-e imolesi dell' Art.18.
Al governo guidato da Matteo Renzi è definitivamente ascrivibile un nuovo fatto: una riforma radicale delle norme sul licenziamento in Italia. La denominazione ufficiale parla di “contratto a tutele crescenti” ma il cono di luce che il decreto getta sulla realtà del lavoro in Italia è rovesciato: il protagonista dell’impianto del decreto non è il lavoro né il lavoratore da “tutelare”, ma l’impresa e l’imprenditore da liberare da vincoli sul licenziamento.....
2014, licenziare-facile-e-buon-mercato-con Jobs Act.
2014, il-jobs-act-di-renzi-svaluta-ancor-di più il lavoro.
Venerdì 22 maggio 2015, alle ore 17, in Piazza Caduti per la Libertà a Imola, iniziativa a cura della Camera del Lavoro di Imola:
"LO STATUTO DEI LAVORATORI. Vedovo della Costituzione Italiana. Nato il 20 maggio 1970 e prematuramente scomparso a 45 anni".
Saranno presenti: Vincenzo Colla (Segr. Reg. Cgil), Paolo Stefani (Segr. Cgil Imola), delegati sindacali e attivisti tutti della Camera del Lavoro.
In memoria del caro estinto, si proclamano: 2 ore di sciopero.
45-anniversario-statuto-dei-lavoratori-il-22-maggio-due-ore-di-sciopero-contro-il-jobs-act/2015/
Angelo Gentilini