Alcuni giorni fa scrissi che non era un caso se i Paesi
europei governati da più anni da formazioni politiche socialiste o
socialdemocratiche, sono oggi messi meglio per ricchezza, uguaglianza sociale,
occupazione e lavoro, welfare e qualità della vita. Tra i 50 Paesi più ricchi
del mondo per il pil pro-capite c’è in testa la Norvegia , terza l’Olanda,
quarta l’Austria, quinta la
Svezia , settima la Germania , nona la Danimarca , decima la Finlandia , tredicesima la Francia. Tra i 27 Paesi europei
con più uguaglianza sociale e minor divario economico tra ricchi e poveri in
testa c’è la Danimarca ,
seguono Olanda, Svezia, Norvegia, Finlandia, Germania, Francia, Austria. Tutti
questi Paesi sopra citati hanno dei tassi di occupazione superiori alla media
europea, che è del 64%, e si assestano all’incirca sul 70%, con alcuni oltre
questo dato. Ed è significativo che, sempre questi Paesi, hanno degli orari
annui di lavoro più bassi della media europea, a dimostrazione che il valore aggiunto
non è dato dal “lavorare di più”, ma dal “lavorare meglio”. L’ Italia nelle
varie classifiche è in fondo su tutti gli indicatori e parametri, divario tra
ricchezza e povertà, welfare, orari di lavoro e occupazione, evasione e
corruzione, ecc..ecc. Ecco che allora avvicinandoci alle prossime elezioni si
devono analizzare pragmaticamente tutti i danni che hanno fatto le politiche
liberiste, individualiste e legate alla speculazione finanziaria. E’ chiaro che
il merito va evidenziato ma si devono evitare delle distanze economiche
improprie, assurde, paradossali, esagerate. Non si deve soffocare il mercato,
ma il mercato non può essere il padrone di tutto e servirebbe un nuovo modello
di mercato e di sviluppo che incentivi nuove sinergie ed equilibri europei e mondiali. Infine alla luce dei dati dei miglior Paesi europei, dove hanno capito meglio che l’uguaglianza è un fattore economico di sviluppo, spetta allo Stato assicurare lo sviluppo, l’equità , la redistribuzione dei redditi e del lavoro, la qualità della vita e dell’ambiente, ecc..ecc… se non ci credete andatevi a leggere la Costituzione della
Repubblica Italiana. “La più bella del mondo“, “la più copiata”, come ha
insegnato Roberto Benigni, ma la meno rispettata nel paese d’origine.
Angelo Gentilini
Metto in evidenza link a mio post scritto nel settembre 2011:
http://angelogentilini.blogspot.it/2011/09/gli-italiani-lavorano-di-piu-e-prendono.html