11 maggio 2012

Le richieste sindacali all' OCSE

"Stimolare la crescita sostenibile,creare posti di lavoro e ridurre la disuguaglianza." In occasione della prossima conferenza ministeriale dei 34 paesi aderenti all'OCSE, che si terrà a Parigi il 23 e 24 maggio prossimi, il TUAC, Comitato Consultivo Sindacale presso l'organizzazione, ha presentato un proprio documento di analisi e richieste dal titolo "Stimolare la crescita sostenibile, creare posti di lavoro e ridurre la diseguaglianza" (vedi in allegato la traduzione dall'inglese). Il documento riprende, e specifica per il ruolo e le responsabilità dell'OCSE, l'analisi sulle caratteristiche e la profondità della crisi globale e le proposte del movimento sindacale internazionale già avanzate verso i ministri del lavoro e i capi di stato e di governo del G20. Il TUAC e il movimento sindacale internazionale chiedono una chiara svolta nelle politiche dei governi affinchè mettano effettivamente al centro delle loro decisioni una crescita trainata dalla creazione di posti di lavoro "dignitosi" ed ecologicamente sostenibili. Sono necessarie decisione di ri-regolazione dei mercati finanziari, l'introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie e politiche fiscali progressive e a sostegno dell'occupazione, investimenti pubblici in infrastrutture, protezione e servizi sociali, educazione, formazione e ricerca. L'applicazione delle norme internazionali sul lavoro e il sostegno alla contrattazione sindacale, oltre a favorire società più giuste e coese, nel ridurre le diseguaglienze di reddito che sono riconosciute tra le principali cause strutturali della crisi, rilancerebbero la domanda interna e sosterrebbero la ripresa e l'occupazione. Il documento richiama l'OCSE a maggiore coerenza tra un nuovo approccio analitico e le indicazioni concrete che vengono fornite ai governi, così come richiede un maggior coinvolgimento delle parti sociali e una revisione delle politiche commerciali, orientandole realmente allo sviluppo e ad un positivo impatto sociale e occupazionale, in particolare nei paesi in via di sviluppo. L'OCSE può giocare un ruolo utile nel promuovere il coordinamento delle politiche economiche dei paesi maggiormente industrializzati - che ne sono membri - e favorire, nelle sue politiche di allargamento, una interlocuzione positiva con le economie emergenti. Ma deve rafforzare la sua collaborazione con l'Organizzazione Internazionale del Lavoro e assumere le tematiche sociali e del lavoro tra i suoi obiettivi, inclusi gli investimenti e l'occupazione "verde". Così come deve stimolare i governi aderenti a promuore realmente il rispetto, da parte delle grandi e piccole imprese multinazionali, dei principi e degli strumenti delle Linee Guida per una condotta responsabile delle imprese, ovunque nel mondo. Nei giorni immediatamente precedenti la conferenza ministeriale, è convocata anche la riunione di tutti i sindacati aderenti al TUAC, fra cui la CGIL, per continuare l'azione di pressione, confronto e proposta verso l'OCSE, per valutare gli esiti del vertice dei Ministri del Lavoro del G20 (che si terrà solo qualche giorno prima) e preparare quello dei capi di stato e di governo del 16-19 giugno.
Il Taccuino Cgil Leopoldo Tartaglia