22 maggio 2012

Mafiosi...inginocchiatevi

Giovanni Falcone - Paolo Borsellino
Placido Rizzotto
“Io Rosaria Costa, vedova dell’agente Vito Schifani, a nome di tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato, lo Stato… chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia, adesso. Rivolgendomi agli uomini della mafia, perché ci sono qua dentro, ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c’è la possibilità di perdono: io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare… Ma loro non cambiano, loro non vogliono cambiare. Vi chiediamo per la città di Palermo, Signore, che avete reso una città di sangue, troppo sangue, di operare anche voi per la pace, la giustizia, la speranza e l’amore per tutti”. Questo fu il primo monito lanciato da Rosaria agli uomini di Cosa Nostra, nella basilica di San Domenico durante i funerali della strage di Capaci. Due mesi dopo, Rosaria ribadì la sua rabbia ai funerali degli agenti di scorta di Borsellino, durante l’omelia del cardinale Pappalardo. Dai banchi urlò verso l’altare: “ Devi dirglielo che andranno all’inferno, che non avranno la vita eterna, altrimenti gli fai una predica dolce. Glielo devi dire: signori voi state ammazzando, voi continuate ad ammazzare, per voi non c’è pietà da parte di Dio”. Questi moniti di una vedova di mafia, allora di ventidue anni, sono un messaggio forte e chiaro ancora oggi, perché in Italia non è stato fatto luce e chiarezza su tante stragi e crimini che hanno cambiato il percorso e la vita democratica di tutti noi semplici cittadini. A ricordo ho pubblicato la foto che ritrae insieme ed uniti i due magistrati Falcone e Borsellino, ammazzati dalla mafia nel 1992. Inoltre è giusto rendere onore e ricordare Placido Rizzotto, sindacalista della Cgil ammazzato dalla mafia il 10 marzo 1948; i funerali si terranno il 24 maggio 2012 perché è recente il ritrovamento delle spoglie. Quel periodo fu fondamentale per il futuro della Sicilia e del nostro Paese, dalla strage del 1° maggio 1947, di Portella della Ginestra, alle elezioni politiche del 18 aprile 1948, la mafia preparò il terreno con il piombo ammazzando sindacalisti della Cgil, capi contadini e semplici lavoratori di sinistra. In effetti… le urne ribaltarono il consenso ottenuto dal P.C.I. e dal P.S.I. nelle precedenti elezioni siciliane, a favore della D.C.……….?????
Angelo Gentilini