17 giugno 2013
16 giugno 2013
I consigli a Grillo di Flores d' Arcais
Caro Grillo, contro l'establishment
non contro il dissenso!
di Paolo Flores d'Arcais
Con una lettera inviata al blog di Beppe Grillo, il direttore di MicroMega dice la sua sulla polemica contro la senatrice Adele Gambaro, convinto che “una nuova politica debba considerare il dissenso parte integrante della propria ricchezza”. E auspica per il futuro un cambio di rotta del M5S: “Deve essere meno autoreferenziale e collaborare nelle varie battaglie con altri soggetti. Solo così potrà vincere l’Altrapolitica”.
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non contro il dissenso!
di Paolo Flores d'Arcais
Con una lettera inviata al blog di Beppe Grillo, il direttore di MicroMega dice la sua sulla polemica contro la senatrice Adele Gambaro, convinto che “una nuova politica debba considerare il dissenso parte integrante della propria ricchezza”. E auspica per il futuro un cambio di rotta del M5S: “Deve essere meno autoreferenziale e collaborare nelle varie battaglie con altri soggetti. Solo così potrà vincere l’Altrapolitica”.
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15 giugno 2013
Legalità economica: "CONVIENE"
Il 18 giugno c.a. la CGIL e la F.P.-CGIL, insieme ad altre Associazioni hanno organizzato un Convegno sul tema della Evasione Fiscale e Contributiva. La presenza di interlocutori che hanno un ruolo importante nella azione di contrasto alla evasione fiscale e contributiva, rendono l'appuntamento che abbiamo programmato particolarmente utile nella organizzazione della nostra iniziativa sindacale sul territorio. Il contrasto a questo fenomeno di illegalità rappresenta un tassello fondamentale per riconquistare condizioni di giustizia sociale e spazi di democrazia che sono il fondamento perchè il protagonismo dei cittadini e dei lavoratori si trasformi in vero e proprio controllo sociale. Ma il successo di tale azione può utilmente conquistare risorse economiche sottratte illegalmente allo stato e renderle disponibili per una azione di tutela dei servizi sociali e di rilancio della occupazione. Il convegno rappresenta dunque l'occasione per definire proposte di lavoro in una ottica di collaborazione fra cittadini,istituzioni e lavoratori partendo da esperienze concrete che sul territorio si sono realizzate con risultati interessanti.
A.G., da info Cgil Nazionale
A.G., da info Cgil Nazionale
14 giugno 2013
Copparo: "Ritirate i 611 licenziamenti Berco"
“Si è svolta oggi a Copparo la
manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Berco
organizzata da Fim, Fiom, Uilm e da Cgil, Cisl, Uil contro il piano di tagli
annunciato dall'Azienda, che fa parte del gruppo ThyssenKrupp. Copparo è
infatti, storicamente, sede di una fabbrica che è allo stesso tempo il più
importante stabilimento metalmeccanico della provincia di Ferrara e il più
grande stabilimento del gruppo Berco.”
“Un corteo, cui hanno partecipato
oltre ai lavoratori della fabbrica ferrarese delegazioni provenienti da Busano
Canavese (Torino), Castelfranco Veneto (Treviso) e Sasso Morelli (Bologna), è
partito stamattina dai cancelli della Berco, attraversando le vie di una
cittadina inondata di bandiere recanti la scritta “La Berco siamo noi”, e ha poi
raggiunto piazza del Popolo dove si è svolto il comizio conclusivo.”
All’Amministratore Delegato
della Berco, Lucia Morselli, la piazza ha mandato un messaggio chiaro e
univoco: "ritirare la procedura di mobilità e i prospettati 611 licenziamenti,
ripristinare l’integrità del salario dei lavoratori del Gruppo, aprire un
negoziato con disponibilità reali a verificare, insieme al sindacato, le
prospettive di mercato e industriali del Gruppo stesso.”
“Ciò per ridare certezza occupazionale e produttiva ad una realtà che è
strategica non solo per Copparo e per il distretto ferrarese, ma per l’insieme
dell'industria metalmeccanica del nostro
Paese. Con i suoi prodotti, Gianni Venturi Fiom-Cgil
12 giugno 2013
La gigantesca evasione fiscale
Cari amici,tra pochi giorni i governi decideranno se colpire la gigantesca evasione fiscale delle multinazionali, del valore di mille miliardi di dollari all'anno, permettendo di raccogliere denaro sufficiente a mettere fine alla povertà, consentire a ogni bambino di andare a scuola e raddoppiare gli investimenti ecologici! Molti governi vogliono che anche le potenti multinazionali paghino le tasse, ma gli USA e il Canada non hanno ancora preso posizione. Per arrivare a un accordo abbiamo bisogno di metterli sotto pressione. Mille miliardi di dollari è una cifra che supera le spese militari di tutti i paesi del pianeta messi assieme. E' una cifra che supera il bilancio di 176 nazioni! Si tratta di 1000 dollari per ogni famiglia del pianeta. E, crediateci o meno, è l'ammontare di tasse che le grandi multinazionali e i ricchi magnati del pianeta evadono ogni anno. Non dovrebbe nemmeno servire discuterne. Per dare un'enorme spinta alle finanze pubbliche dei nostri paesi in un momento di tagli dolorosi e debiti, tutto quello di cui abbiamo bisogno è che ciascuno paghi le tasse in modo equo. Ma le grandi multinazionali americane stanno facendo enorme pressione per proteggere i loro collaudati sistemi di evasione. Per più info clicca: Avaaz.org
A.G. da Avaaz.org
A.G. da Avaaz.org
10 giugno 2013
"La ripresa dell'anno dopo"
La ripresa non arriva, né in Italia, né in Europa. I dati
ormai sono inconfutabili.
In Italia dal 2008 il PIL perde mediamente 1,1 punti
percentuali ogni anno, mentre al 2013 i posti di lavoro sono diminuiti di oltre 1 milione e mezzo
rispetto al 2007. I salari lordi perdono lo 0,1% ogni anno (quelli netti lo
0,4%). La produttività è mediamente negativa (-0,2%). Gli investimenti
diminuiscono mediamente 3,6 punti l’anno. Nell’ambito delle attuali tendenze,
senza prevedere modifiche significative della politica economica, nazionale ed
europea, emerge con chiarezza che, anche nella migliore delle ipotesi in campo,
per uscire dalla crisi occorre ancora molto tempo, perciò è estremamente
necessario un cambio di paradigma.
“La creazione di lavoro crea crescita, che a
sua volta crea nuovo lavoro”.
Il “Piano del Lavoro
proposto dalla CGIL”, si fonda sull’idea di rispondere alla crisi globale e
al declino dell’economia italiana attraverso un forte sostegno alla domanda,
che avvenga proprio con un piano straordinario di creazione diretta di nuova
occupazione, nuovi investimenti pubblici e privati, verso l’innovazione e i
beni comuni. A ciò si affianca un’importante riforma delle entrate e della
finanza pubblica per liberare le risorse utili e per una restituzione fiscale a
vantaggio dei redditi “fissi” (salari e pensioni) e degli investimenti. In
quest’ottica si ricompone la crescita verso la domanda interna, investendo
nello sviluppo e in quei settori non esposti alla concorrenza internazionale e
non direttamente ascrivibili al mercato. Per questa via è possibile recuperare
nel medio periodo anche il potenziale di crescita e di sviluppo del Paese
precedente alla crisi. In cifre, utilizzando il modello econometrico elaborato dal CER per stimare l’impatto del Piano del Lavoro , si possono
prevedere i possibili tempi della ripresa derivante dall’attivazione delle
misure indicate nel piano, nel breve e nel medio periodo, partendo dallo
scenario attuale:
RISULTATO: in 3
anni, al 2016, potrebbe essere possibile recuperare il livello occupazionale
pre-crisi (2007) e in 4 anni, al 2017, il livello del PIL, della produttività e
degli investimenti. Il livello della retribuzione di fatto media annua lorda
potrebbe essere recuperato addirittura nel 2014. Anche il recupero della
perdita cumulata e del livello potenziale (al netto della crisi)sarebbe molto
più rapido, dato anche il maggior livello di crescita potenziale che si
conterebbe nella variazione media annua 2014-2020 del PIL (+2,7%), dell’occupazione
(+1,9%), degli investimenti (+5,0%) e di salari e produttività, che
crescerebbero di uno 0,8% annuo oltre il livello dei prezzi. Tutte dinamiche
più sostenute di quelle pre-crisi (2000-2007)
Angelo Gentilini, (sintesi da analisi Cgil Nazionale)
«La crisi finisce solo quando si torna alla piena occupazione
e i salari reali tornano a crescere» (Joseph Stiglitz)
«La crisi finisce solo quando si torna alla piena occupazione
e i salari reali tornano a crescere» (Joseph Stiglitz)
07 giugno 2013
Riforma pensioni: il commento di Carla Cantone
(ANSA) - ROMA, 6/06/13 - Tra il 2012 e il 2021 la riforma Fornero dara' 80 miliardi di risparmi rispetto alle normative precedenti tenendo conto dei costi delle salvaguardie. Lo si legge in un Rapporto dell'area attuariale dell'Inps secondo il quale ''la spesa subisce una notevole contrazione che nel 2019 e' di oltre un punto di Pil''. I risparmi si azzerano nel 2045.
Pensioni, con riforma Fornero risparmi dalle
tasche di lavoratori e pensionati
“I risparmi che saranno prodotti nei
prossimi anni dalla riforma delle pensioni sono possibili perché si è scelto di
andare a mettere le mani nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati modificando
in corsa le regole del gioco, bloccando la rivalutazione annuale e producendo l’immane
disastro degli esodati”.
Così il Segretario generale dello
Spi-Cgil Carla Cantone commenta quanto emerso dal Rapporto Inps sulla spesa per
le pensioni.
“I pensionati – ha continuato Cantone –
sono gli unici in questo paese ad aver pagato una patrimoniale perché si sono
visti bloccare la rivalutazione per due anni perdendo così mediamente 50-60 al
mese e fino a circa 1.200 euro all’anno.
“Nulla invece ha pagato – ha concluso il
Segretario generale dello Spi-Cgil - chi ha di più, come confermato dalla
vergognosa sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il prelievo
sulle pensioni sopra i 90mila euro senza invece riscontrare nessun vizio
di costituzionalità nell’aver preso soldi da chi vive con una pensione di certo
non d’oro”.
A.G. da info Spi-Cgil Nazionale
05 giugno 2013
Manifestazione FIOM-CGIL a Roma - 18 maggio 2013
Intervistato a Roma durante la manifestazione FIOM-CGIL del 18 maggio in piazza San Giovanni!
Prima di me, le parole di un operaio dell'Alcoa e del segretario nazionale FIOM Maurizio Landini.
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03 giugno 2013
Politici...se i proletari si ritrovano?
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"Nella piramide del capitalismo, il proletariato lavora per tutti e sfama tutti" |
01 giugno 2013
Costituzione: "Non è cosa vostra"
La Cgil dell'Emilia Romagna aderisce alla manifestazione indetta dall'Associazione Libertà e Giustizia per il giorno 2 giugno a Bologna, dalle ore 13.30 in Piazza S.Stefano. Sul palco sono previsti interventi di Rodotà,Saviano,Camusso,Landini,Urbinati e altre personalità, inoltre si registrano molte autorevoli adesioni come Bindi, Vendola e Civati.
Le notizie degli ultimi giorni tornano a parlarci di una modifica della nostra Carta Costituzionale, ma la nostra domanda è: davvero si deve? Si invocano necessità di governabilità: ma è davvero questa la via per risolvere i problemi che abbiamo?
Più volte la cittadinanza si è espressa negativamente a fronte di proposte di modifica e ne abbiamo condiviso sia forme di mobilitazione che obiettivi. Noi riteniamo che se anche una modifica della Costituzione fosse limitata ai soli assetti e funzionamenti istituzionali e dovesse, quindi, riguardare la sola seconda parte, non si debba procedere in assenza di una chiara prospettiva del progetto in funzione del quale sia gli assetti costituzionali che istituzionali o anche della legge elettorale dovrebbero essere riformati. La nostra Costituzione prevede percorsi specifici attraverso cui arrivare ad un suo aggiornamento che risponda all'esigenze dell'oggi, ma anche qui la domanda è: sta davvero nella modificazione delle norme costituzionali la risposta che cerchiamo?
I recenti risultati elettorali ci parlano di uno scollamento reale e pericoloso tra le istituzioni ed i cittadini, mai come adesso il significativo tasso di assenteismo ci dice della lontananza tra il potere ed i cittadini: abbiamo bisogno di riavvicinare la cittadinanza al potere pubblico delle istituzioni. Abbiamo bisogno di sentire chiaramente quali sono i temi sul tappeto che si vogliono affrontare, quali i perchè e quali le proposte di soluzione perchè la democrazia rappresentativa per essere realmente tale esige esplicitazione degli obiettivi ed occasioni plurime di partecipazione e di larga condivisione così come non accetta semplificazioni e facili scorciatoie.
A.G. da info Cgil Emilia Romagna