26 giugno 2020

Lo Spi Cgil chiede più attenzione per gli anziani.

Non abbiamo ancora superato del tutto la fase dell’emergenza e gli anziani sembrano essere già finiti nel dimenticatoio. Si nominano task force, si chiamano a raccolta gli esperti, si convocano stati generali.
Si parla di piani per la ripresa, di lavoro e di sviluppo, che va bene, ma non si parla di welfare e di quello che serve agli anziani. Prima che scoppiasse questa emergenza dicevamo che bisognava riformare nel profondo il nostro stato sociale e chiedevamo in particolare una legge nazionale sulla non autosufficienza. 
Avevamo molta ragione e continuiamo ad avercela. C’è bisogno di domiciliarità e di assistenzaC’è bisogno di ripensare le case di riposo perché quello che è successo non accada mai più. 
C’è insomma bisogno di un nuovo welfare, oggi più che mai”. 
L’ultimo passaggio del suo intervento il Segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, lo dedica al tema dello scontro tra generazioni, che sembra ritornare in auge. 
I bisogni degli anziani vengono ancora messi in contrapposizione a quelli dei giovani e dei bambini. È insopportabile, è ingiusto, non è vero. Noi sappiamo che cosa significa tenere insieme le generazioni perché abbiamo figli e nipoti e perché facciamo tanto con e per i giovani. Ci vogliono dividere ma anche questa volta non ci riusciranno perché noi non glielo permetteremo”. (Ivan Pedretti, Spi Cgil)
Angelo Gentilini, da info www.spicgil.it