18 aprile 2020

*Verso il 25 aprile*

"Furono gli operai, i contadini, gli impiegati ed i tecnici che costituirono la massa ed il cervello delle gloriose formazioni partigiane e di tutti i focolai di resistenza attiva all’invasore tedesco. Chi può dire se la clamorosa vittoria del 25 aprile sarebbe stata possibile, senza gli scioperi generali grandiosi che, dal marzo 1943, si susseguirono, a breve distanza, sino al 1945? Quegli scioperi, che contribuirono fortemente a paralizzare l’efficienza bellica del nemico ed a sviluppare la resistenza armata, costituiscono un esempio unico e glorioso di lotta decisa dalla classe operaia sotto il terrore fascista, sotto l’occupazione nazista ed in piena guerra. È un esempio che additava il proletariato italiano all’ammirazione del mondo civile! I lavoratori italiani, manuali ed intellettuali, non dimenticano. Essi hanno piena coscienza di essere stati il fattore determinante della liberazione dell’Italia, per opera degli italiani; della salvezza. Dell’onore dell’Italia e dell’attrezzatura industriale del Nord. Essi sono consapevoli dell’obbligo che si sono assunti di essere un pilastro basilare della nuova Italia democratica".
Giuseppe Di Vittorio, 25 aprile 1946

Per scoprire tutte "Le parole della Liberazione" 
a cura di Ilaria Romeohttps://bit.ly/2XLORs4
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Giorno dopo giorno ci si avvicina al 25 aprile e oltre a questa importante data, mi mancano moltissimo le piccole cerimonie ed iniziative che ogni anno sono in agenda in ogni cippo e monumento a ricordo e memoria dei nostri caduti partigiani per la libertà, la pace, la democrazia. Ognuna fa parte di un mosaico resistente che se è pienamente participato mantiene viva la conoscenza sui valori, ideali e finalità per cui hanno lottato i partigiani e si rafforza la consapevolezza che si deve ancora lottare perchè tante dello loro aspettative sancite dalla Costituzione della Repubblica italiana nata dalla Resistenza e Liberazione sono purtroppo ancora oggi disattese. 
Buon sabato e weekend a tutte e tutti.
Angelo Gentilini