31 gennaio 2018

Commissione Antimafia indagherà sul sistema Castelfrigo.

La Commissione Antimafia indagherà sul sistema degli appalti presenti in Castelfrigo. Una buona notizia per fare luce su quanto si può nascondere nella catena degli appalti illeciti. Apprendiamo, da un articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta di Modena, che la Commissione Antintimafia si occuperà del caso Castelfrigo, utilizzando il corposo materiale di segnalazioni, dati e denunce che la Flai Cgil ha prodotto in questi anni sul “caso Castelfrigo” e non solo. È sicuramente una notizia positiva per fare luce sulle tante “anomalie” che abbiamo riscontrato negli appalti di dubbia legittimità che compromettono la concorrenza leale fra le imprese e crea le condizioni di pesante sfruttamento dei lavoratori coinvolti, con pesanti ricadute sociali. Le tante “anomalie” che abbiamo riscontrato nel sistema degli appalti presenti in Castelfrigo sono le stesse che vediamo presenti in altri appalti nella filiera agricola regionale e della macellazione e trasformazione delle carni modenese, ma anche nazionale. Le “anomalie” degli appalti sono quelle che riguardano possibili reati “spia”, che potrebbero nascondere riciclaggio del denaro o, addirittura, infiltrazione della malavita organizzata, cioè: denaro erogato in “nero”, finte trasferte o rimborsi spese per compensare ore di lavoro; sfruttamento dei lavoratori; ingenti evasioni fiscali e previdenziali legate ad imprese che rimangono in vita due o tre anni e intestate a prestanomi. Bene fare luce su questi episodi che potrebbero inquinare l'economia legale. Bene condannare e combattere le false cooperative appaltatrici, ma è bene anche porre l'attenzione sulla committenza che ha fatto crescere e nascere per decenni queste pseudo imprese. Nel caso Castelfrigo l’appaltatore, Domenico Melone, ha gestito cinque false cooperative che si sono succedute nel sistema degli appalti in oltre dodici anni. La Castelfrigo, come le tante Castelfrigo presenti nel distretto modenese e non solo, che si affidano a questi personaggi, non possono scaricare le loro responsabilità. Tacere, o fare finta di nulla, su questo particolare non aiuta il contrasto alle false imprese appaltatrici. Come non si possono dimenticare le recenti modifiche legislative che hanno permesso tutto questo: la depenalizzazione della somministrazione irregolare di manodopera (Dlgs 8/2016) e l'abrogazione della somministrazione fraudolenta di manodopera (Jobs Act). 
(Bologna, 31 gennaio 2018. Umberto Franciosi, Flai Cgil E. R.)
Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.