22 maggio 2014

Cercasi..."Repubblica fondata sul lavoro"

La vicenda dell'ex Cognetex ha dell'incredibile ed è paradossale. In anni dove la crisi picchia duro in ogni direzione, alla Cognetex si assumeva. Erano in corso dei progetti di sviluppo di varie attività e prodotti che avrebbero ulteriormente  incrementato l'occupazione. A ricordo incollo sotto un articolo di circa 2 anni fa che fotografava sinteticamente la situazione. Invece no...dalla privatizzazione ad oggi, anno dopo anno si è spremuto, tutto quello che si poteva spremere. Di questo passo è chiaro che ad Imola resterà una scatola vuota con i lavoratori e lavoratrici senza un sostenibile futuro produttivo. E pensare che la famiglia Orlandi si dicevano di consolidata esperienza nel settore meccano-tessile. E pensare che la Cognetex era un'azienda leader mondiale che fu prelevata dall' ENI per due lire.....Resta incomprensibile e inaccettabile il silenzio della Sant'Andrea Novara, in particolare dopo l'incontro tenutosi lo scorso venerdi presso il ministero dello Sviluppo Economico, dove aveva dichiarato la propria disponibilità a vendere e a finalizzare nel breve periodo il tutto per garantire la continuità produttiva e il mantenimento dell'occupazione.
17 maggio 2014..il-punto-sulla-cognetex-di-imola.
15 aprile 2014/cognetex-imola-tecnologia-non trasferibile
2 aprile 2014/alla-cognetex-un-1-aprile-da-profondo nero
Angelo Gentilini

24 marzo 2012 - "Ristrutturazione all'ex Cognetex"

Imola. Da crisi a ristrutturazione. La causale della cassa integrazione all’ex Cognetex di via Selice è stata trasformata con l’accordo raggiunto il 20 marzo tra i sindacati ed Euroshor al ministero del Lavoro. La proprietà ha infatti preannunciato investimenti (come ampiamente anticipato nel numero di sabato sera del 23 febbraio) e un percorso di riorganizzazione volto a ottimizzare le diverse attività negli stabilimenti di Novara e Imola, che hanno mutato il nome della ragione sociale da Finlane Spa a Sant’Andrea Novara Spa. L’investimento più rilevante a Imola riguarda il nuovo modello di filatoio a marchio Cognetex il cui prodotto di alta qualità, il filo compatto, è sempre più richiesto dagli stilisti. «Proprio per garantire un prodotto di alto livello ed essere competitivi nei tempi di consegna - aggiunge Angelo Gentilini della Fiom-Cgil di Imola - l’azienda ci ha fatto presente che sta riportando in Italia alcune produzione fino ad oggi delocalizzate all’estero. Non sono previsti esuberi, né sarà aperta alcuna procedura di mobilità volontaria. Anzi, il numero dei dipendenti è salito a 73 unità, e gli investimenti previsti lasciano supporre che il livello occupazionale sarò garantito».
da "Sabato Sera" L. M.