A.G. da info Fiom Cgil Imola
18 novembre 2013
Imola: Il punto Fiom sulla Filomarket
In riferimento all'articolo “Un'ombra cala sulla
Filomarket, a rischio 40 dipendenti”, pubblicato da Il Resto del
Carlino di Imola, la Fiom
territoriale ritiene necessario fare alcune doverose precisazioni, in un
momento così critico per l'occupazione. «Con l'accordo raggiunto sono stati evitati 81
licenziamenti, la perdita di una storica impresa imolese e il recupero da parte
dei lavoratori di tutti i loro crediti, che non avrebbero percepito a causa del
fallimento della FM – puntualizza Stefano Pedini, segretario generale della
Fiom-Cgil territoriale -. Il titolo e il contenuto dell'articolo danno
un'informazione distorta in una fase così critica per l'economia del territorio
e soprattutto mancano di rispetto ai lavoratori di quell'azienda che in queste
settimane e giorni hanno vissuto e vivono una situazione fortemente drammatica.
Senza un nuovo partner, la
Filoservice non avrebbe le forze e le risorse per proseguire
le attività e tutti gli 81 lavoratori sarebbero entrati nella procedura fallimentare
e quindi licenziati». L'accordo prevede che entro breve subentri un
nuovo soggetto imprenditoriale, presente sul territorio regionale, che
garantirà la continuità delle produzioni e la relativa occupazione all'interno
del circondario imolese. Ad oggi sono stati assunti 40 lavoratori, altri due
rientreranno a settembre 2014. I restanti 38 usufruiranno della cassa
integrazione straordinaria per procedura concorsuale fino a marzo 2014, che
potrà essere prorogata fino a settembre 2014, visti gli impegni assunti da Filoservice. A loro è riconosciuto il diritto
di precedenza per 48 mesi in caso di future assunzioni ed è stata pattuita una
somma aggiuntiva al fine di integrare l'ammortizzare sociale che percepiranno. «E' stata una trattativa difficile – conclude
Pedini –, ma riteniamo che l'accordo raggiunto, con tutti i suoi limiti, getti
le basi per il rilancio di questa azienda così da garantire la ricollocazione
del personale in cassa integrazione».