« Noi partiamo da diverse posizioni ideologiche. Per voi essere un comunista o un socialista significa essere totalitario, per me no... Al contrario, io credo che il socialismo liberi l'uomo. » |
(Salvador Allende, risposta al giornalista Joseph Novitski durante l'intervista al New York Timesdel 4 ottobre 1970[1]) |
Salvador Guillermo Allende Gossens ; Valparaíso, 26 giugno 1908 – Santiago del Cile, 11 settembre 1973) è stato un politico cileno, primo Presidente marxista democraticamente eletto nelle Americhe e, secondo alcuni, al mondo Allende fu Presidente del Cile dal 3 novembre 1970 fino alla destituzione violenta a seguito di un colpo di stato militare appoggiato dagli Stati Uniti, avvenuta l'11 settembre 1973, giorno della sua morte. Laureatosi in medicina all'Universidad de Chile, ne fu allontanato e venne inquisito per motivi politici alla fine degli studi. Nel 1933 partecipò alla fondazione del Partito socialista cileno. Successivamente eletto deputato del parlamento cileno nel 1937; quindi nel 1943 venne scelto come segretario dei socialisti e ricoprì la carica di ministro della sanità; infine nel 1945 divenne senatore. Nel 1970 ottenne la vittoria elettorale, come candidato apertamente "marxista", alla nomina a Presidente della repubblica del Cile, quindi presiedette un governo di coalizione. Nel 1973 un golpe organizzato dall'esercito causò la sua morte in circostanze drammatiche probabilmente suicida - nel palazzo presidenziale a Santiago del Cile, portando algoverno il generale Augusto Pinochet che instaurò una dittatura militare. I suoi sostenitori si riferiscono a lui come Compañero Presidente ("Compagno Presidente") e lo ricordano come uno dei pochi rivoluzionari non violenti.
Angelo Gentilini (da info Wikipedia)