18 agosto 2015

"Uomini in carne e ossa", di Antonio Gramsci.

Gli operai della Fiat sono ritornati al lavoro. Tradimento? Rinnegamento delle idealità rivoluzionarie? Gli operai della Fiat sono uomini in carne e ossa. Hanno resistito per un mese. Sapevano di lottare e resistere non solo per sé, non solo per la restante massa operaia torinese, ma per tutta la classe operaia italiana. Hanno resistito per un mese. Erano estenuati fisicamente perché da molte settimane e da molti mesi i loro salari erano ridotti e non erano più sufficienti al sostentamento familiare, eppure hanno resistito per un mese. Erano completamente isolati dalla nazione, immersi in un ambiente generale di stanchezza, di indifferenza, di ostilità, eppure hanno resistito per un mese. Sapevano di non poter sperare aiuto alcuno dal di fuori: sapevano che ormai alla classe operaia italiana erano stati recisi i tendini, sapevano di essere condannati alla sconfitta, eppure hanno resistito per un mese. Non c'è vergogna nella sconfitta degli operai della Fiat. Non si può domandare a una massa di uomini che è aggredita dalle più dure necessità dell'esistenza, che ha la responsabilità dell'esistenza di una popolazione di 40.000 persone, non si può domandare più di quanto hanno dato questi compagni che sono ritornati al lavoro, tristemente, accoratamente, consapevoli della immediata impossibilità di resistere più oltre o di reagire. Specialmente noi comunisti, che viviamo gomito a gomito con gli operai, che ne conosciamo i bisogni, che della situazione abbiamo una concezione realistica, dobbiamo comprendere il perché di questa conclusione della lotta torinese. Da troppi anni le masse lottano, da troppi anni esse si esauriscono in azioni di dettaglio, sperperando i loro mezzi e le loro energie. E' stato questo il rimprovero che fin dal maggio 1919 noi dell' "Ordine Nuovo" abbiamo incessantemente mosso alle centrali del movimento operaio e socialista: non abusate troppo della resistenza e della virtù di sacrificio del proletariato; si tratta di uomini comuni, uomini reali, sottoposti alle stesse debolezze di tutti gli uomini comuni che si vedono passare nelle strade, bere nelle taverne, discorrere a crocchi sulle piazze, che hanno frame e freddo, che si commuovono a sentir piangere i loro bambini e lamentarsi acremente le loro donne. Il nostro ottimismo rivoluzionario è stato sempre sostanziato da questa visione crudamente pessimistica della realtà umana, con cui inesorabilmente bisogna fare i conti. Già un anno fa noi avevamo previsto quale sbocco fatalmente avrebbe avuto la situazione italiana, se i dirigenti responsabili avessero continuato nella loro tattica di schiamazzo rivoluzionario e di pratica opportunistica. E abbiamo lottato disperatamente per richiamare questi responsabili a una visione più reale, a una pratica più congrua e più adeguata allo svolgersi degli avvenimenti. Oggi scontiamo il fio, anche noi, dell'inettitudine e della cecità altrui; oggi anche il proletariato torinese deve sostenere l'urto dell'avversario, rafforzato dalla non resistenza degli altri. Non c'è nessuna vergogna nella resa degli operai della Fiat. Ciò che doveva avvenire è avvenuto implacabilmente. La classe operaia italiana è livellata sotto il rullo compressore della reazione capitalistica. Per quanto tempo? Nulla è perduto se rimane intatta la coscienza e la fede, se i corpi si arrendono ma non gli animi. Gli operai della Fiat per anni e anni hanno lottato strenuamente, hanno bagnato del loro sangue le strade, hanno sofferto la fame e il freddo; essi rimangono, per questo loro passato glorioso, all'avanguardia del proletariato italiano, essi rimangono militi fedeli e devoti della rivoluzione. Hanno fatto quanto è dato fare a uomini di carne ed ossa; togliamoci il cappello dinanzi alla loro umiliazione, perché anche in essa è qualcosa di grande che si impone ai sinceri e agli onesti. 
(Antonio Gramsci "L'Ordine Nuovo", 8 maggio 1921)
Angelo Gentilini, da archivio rassegna stampa.

16 agosto 2015

"Sòcrates il Che del calcio"

Ognuno è libero di pensare e riflettere come e quello che vuole, ma è pur vero che gli scritti di Gramsci sono molto letti e studiati in tante università mondiali e molto meno o quasi niente in quelle italiane, ed Antonio Gramsci era italiano. Il detto che un popolo che non sa da dove viene e non conosce il proprio passato è un popolo che ha un futuro incerto, trova sempre e ovunque delle conferme. (A.G.)
Militante del PT, Socrates ha partecipato attivamente, negli anni ’80, alla campagna ‘Elezioni dirette subito!’ per la presidenza della repubblica e ha avuto un ruolo chiave nel movimento Democrazia Corinthiana, insieme ad altri giocatori come Wladimir e Casagrande e al Direttore Tecnico Adilson Monteiro Alves, che si battè per un maggior potere di decisione, nelle squadre di calcio, per il collettivo, portando avanti il metodo delle consultazioni democratiche su questioni come i ritiri, i premi-partita e gli stipendi. Tutti avevano diritto di voto e non c’era alcuna distinzione tra titolari, riserve e accompagnatori. Durante la dittatura militare, Democrazia Corinthiana rappresentava un chiaro affronto al regime, basti ricordare che, nella città di San Paolo, la prima elezione diretta per la carica di Governatore avvenne nel 1982, un anno dopo l’inizio dell’esperienza corinthiana. Democrazia Corinthiana fu un successo a tal punto che, oltre a conquistare due titoli consecutivi di campione nel campionato paulista, venne azzerato il debito finanziario ereditato dalla precedente presidenza della squadra, senza peraltro ricorrere a sponsorizzazioni, sostituite da slogan politici come ‘elezioni dirette subito!’ e ‘io voglio votare per il Presidente!’. In quell’epoca, grazie alla presenza di Socrates durante i comizi elettorali, con l’appoggio dei suoi compagni di squadra, nella situazione particolare che viveva la società brasiliana, ci fu nella società una politicizzazione ed un avanzamento della coscienza, a conferma che l’organizzazione e le azioni di cambiamento sociale non sono mai soltanto il frutto dell’estro di un individuo ma di un’azione collettiva. (Revoluciòn)
Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, meglio noto come Sócrates (Belém19 febbraio 1954 – San Paolo4 dicembre 2011), è stato un calciatore e medico brasiliano, di ruolo centrocampistaFu il capitano della Nazionale brasiliana ai mondiali del 1982 e del 1986Approfondiscihttps://it.wikipedia.org/wiki/S%C3%B3crates
Angelo Gentilini

15 agosto 2015

"Festival di Woodstock negli anni della speranza"

Erano anni pieni di speranza e dove credevamo veramente che fosse possibile un mondo migliore.
Il 15 agosto 1969 si apriva il primo dei tre giorni del famosissimo Festival di Woodstock. Slogan dell’evento: “Tre giorni di pace e musica”. Tra i numerosi artisti saliti sul palco di Woodstock ricordiamo Joe Cocker, The Who, Carlos Santana, Ravi Shankar, Janis Joplin e Jimi Hendrix.......... 
Il concerto iniziò alle 17:07 di venerdì con Richie Havens. La prima giornata fu dei musicisti folk.
Joe Cocker inaugurò l'ultima giornata in programma, alle due del pomeriggio.
Approfondisci: https://it.wikipedia.org/wiki/Festival_di_Woodstock
Angelo Gentilini


14 agosto 2015

" La FESTA non si VENDE "

Angelo Gentilini, da info Filcams Cgil Nazionale

12 agosto 2015

Un ricordo di Argentina Altobelli, nata ad Imola.

Donne nella storia

Argentina Altobelli, passione e coraggio

Un ricordo di una straordinaria figura di donna che ha lottato per i diritti dei contadini. Prima segretaria di Federterra.

(di Sofia Trentini)

Nasce ad Imola (BO) nel 1866 in una famiglia benestante, anche se non ricca, i Bonetti, che le permette di studiare e di formarsi. Da giovinetta Argentina Altobelli è affidata a degli zii paterni e con loro si sposta tra Parma e Bologna mentre segue i suoi studi in Giurisprudenza, godendo di una certa libertà di movimenti. In quei tempi la donna era sottoposta alla vigilanza della figura maschile della famiglia, il padre, uno zio, un fratello; quando si sposava “passava” sotto la tutela del marito e non poteva stipulare contratti, non poteva ricevere dote, ma solo e sempre tramite la figura maschile della famiglia a cui “apparteneva”, senza personalità giuridica. Conosce Camillo Prampolini, noto socialista reggiano, grazie al quale si impegna con successo nell’attività di propaganda politica a cui si appassiona e diverse società operaie di Parma la nominano Presidente onorario. Si sposa nel 1889 con Abdon Altobelli - uomo ispirato ed intelligente che l’ha amata e rispettata - e ha 2 figli; nel mentre viene eletta Presidente della società operaia di Bologna. Inizia la sua attività politica intervenendo ai comizi con passionalità, e tante famiglie chiamano con il suo nome le bimbe nate in quegli anni: tante piccole “Argentine”, quasi fosse un buon augurio per loro di tenacia, forza, determinazione e futuro positivo. Inizia presto a perorare la causa dell’emancipazione femminile e di difesa dei contadini, al tempo la categoria principale, che vivevano quasi in “schiavitù”............

Angelo Gentilini, da www.noidonne.org

11 agosto 2015

Rischi per il distretto alimentare regionale e nazionale.

Alla cortese Attenzione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti
Alla cortese attenzione del Ministro dello Sviluppo Economico Dott.ssa Federica Guidi

Lettera aperta: Rischi per il distretto alimentare emiliano romagnolo e italiano
Gentilissimi Ministri, Il livello di competitività nel settore dell'industria della macellazione e della trasformazione delle carni è seriamente compromesso da fenomeni di vero e proprio dumping contrattuale, o meglio di concorrenza sleale, attraverso l'utilizzo di false cooperative impiegate in discutibili appalti. Da anni la FLAI CGIL sta denunciando e segnalando, alle competenti autorità e all'opinione pubblica, l'utilizzo di false cooperative in contestabili appalti che, ad avviso della scrivente, sono da ritenersi di dubbia genuinità e, in alcuni casi, di vera e propria somministrazione irregolare di manodopera. Sappiamo molto bene che, con il Decreto Legislativo 276/2003, determinare con precisione il reato di intermediazione di manodopera è assai più complicato, in quanto un appaltatore può anche gestire solamente l'organizzazione del lavoro, anche senza investimenti particolari in tecnologie, impianti e mezzi.Questa è la tipologia di appaltatori, che tramite la forma societaria della cooperativa, gestiscono in tutti i macelli, in quasi tutti gli impianti di sezionamento e, sempre più spesso, nei salumifici dell'Emilia Romagna, ma anche in tutto il resto del Paese, parti del processo produttivo. Si utilizza la forma societaria della cooperativa, spesso non applicando nessun principio costituzionale e di legge, per "smontare" i contratti di lavoro, per ridurre diritti, per ridurre i costi del lavoro........
(Umberto Franciosi, Segr. Flai Cgil E.R.)
Continua a leggerehttp://www.er.cgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1555
Angelo Gentilini, da QUIXTE Cgil Emilia Romagna

10 agosto 2015

Il nuovo sito online Cgil per info reali sul Jobs Act.

La Cgil nazionale lancia oggi la pagina tematica www.adessolosai.it. "Il Jobs act - spiega la confederazione - non ha ampliato ed esteso le tutele, come sostiene l'esecutivo, ma destrutturato il diritto del lavoro e messo in discussione i diritti dei lavoratori. Per questo abbiamo pensato a uno strumento semplice e accessibile a tutti che permettesse a chiunque di informarsi, con vari gradi di approfondimento, sul reale contenuto del provvedimento varato dal governo Renzi". 
La prima uscita estiva del sito contiene una sintesi dei principali cambiamenti introdotti e la guida tematica di Wikilabour, scaricabile, sui decreti attuativi della legge 183/2015. Successivamente la pagina verrà implementata con una sezione dedicata agli accordi siglati dalla Cgil che contrastano queste norme e garantiscono i diritti preacquisiti dei lavoratori, con gli orientamenti e i commenti della Consulta giuridica della confederazione e con ulteriori materiali esplicativi rivolti ai delegati sindacali. Inoltre, a partire dal prossimo 24 agosto, la piattaforma diventerà interattiva grazie ad un quiz pensato per testare la propria conoscenza sul Jobs Act.
L'obiettivo di questi nuovi contenuti è di informare lavoratori, delegati e cittadini.....
Continua a leggere:cgil-online-sito-adesso-lo-sai-sul-jobs-act
Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it

08 agosto 2015

" Il Governo taglia anche la musica italiana"

Si tagliano diritti e tutele ai lavoratori, si taglia la sanità pubblica e in silenzio si taglia anche la cultura. Allora mi sorge un dubbio che: "è bene fare... ma sapere e dire anche dove si vuol andare e con chi si vuol camminare?" A me personalmente questa via e questi compagni di merende non mi stanno bene e sinceramente ne ho piene le scatole di dover sopportare delle critiche e commenti da persone che palesemente sono portatori di una cultura di destra, salvo poi farmi il pelo e il contro pelo dicendomi che sono io che non sono di sinistra oppure che la sinistra ora è un'altra cosa e semmai mi devo aggiornare. Io ho ancora ben chiaro in mente tutta la fatica e le lotte che in Italia le nostre madri e padri hanno fatto per farci vivere in una società più giusta, più libera, più equa, più democratica, nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione Italiana nata dalla Resistenza e Liberazione. Lotte che tra l'altro ho iniziato a partecipare fin da giovanissimo (1969) in qualità di studente ITIS di Imola, ed ho continuato a sostenere ancor più fortemente come metalmeccanico e dipendente Cognetex Imola. L'onestà intellettuale non è un accessorio o un suppellettile e credo sia più facile la pratica dello svendere dei valori e dei diritti a quelle persone che non hanno mai lottato e manifestato per questi valori e diritti. Basta, basta, basta...(A.G.)

MUSICA, MAESTRO! IL GOVERNO CANCELLA I FONDI A PIÙ DI 60 ORCHESTRE E ASSOCIAZIONI: A RISCHIO DUE TERZI DELLA MUSICA ITALIANA - E PARTONO I RICORSI E LE POLEMICHE: “SCELTE CERVELLOTICHE E POCO TRASPARENTI”
 (Sandro Cappelletto per “la Stampa”)
Angelo Gentilini, da www.dagospia.com

Ferragosto festivo anche per i lavoratori del commercio.

Le Organizzazioni Sindacali Territoriali di Bologna- Imola delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio, FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTuCS UIL, confermano e continuano a ribadire la netta contrarietà alle aperture festive nel settore commercio. La liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il Decreto “Salva Italia” ha eliminato ogni vincolo e ogni regola in materia di orari commerciali, ha svuotato persino il ruolo di pianificazione e programmazione commerciale attribuito agli Eniti territoriali locali, nel totale disinteresse degli effetti negativi che tale assenza di regole ha comportato su milioni di lavoratrici e lavoratori, in prevalenza donne, nonché sulle loro famiglie!!! Pertanto, al pari di quanto fatto per le giornate festive del 6 Aprile (lunedì di Pasqua), del 25 Aprile (Festa della Liberazione) e 1° Maggio (Festa dei Lavoratori), Filcams CGIL Bologna – Imola, Fisascat CISL Bologna e Uiltucs UIL Bologna proclamano una giornata di ASTENSIONE DAL LAVORO FESTIVO PER IL 15 Agosto 2015 dei lavoratori del commercio. Siamo a specificare alle lavoratrici e ai lavoratori che qualora, a fronte della comunicazione all’azienda della propria astensione dal lavoro durante il Ferragosto, dovessero riscontrare problemi nella variazione dei turni di mettersi in contatto con i propri delegati sindacali ovvero con le scriventi Organizzazioni Sindacali così da valutare assieme le iniziative da intraprendere.
( Filcams Cgil-Fisascat Cisl-Uiltucs Uil)
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it

07 agosto 2015

" Renato Zangheri ci ha lasciato "

Imola. Renato Zangheri ci ha lasciato all'età di 90 anni. Nato a Rimini nel 1925, si trasferisce a Bologna dove frequenta la facoltà di Filosofia dove si laurea nel 1947. La sua carriera accademica inizia come assistente del professor Luigi Dal Pane, storico dell'economia italiana, nato anche lui in Romagna, a Castel Bolognese. Nel 1958 è libero docente e professore incaricato e nel 1962 vince il concorso a cattedra di "Storia economica" nell'Università degli studi di Trieste. Dal 1965 è professore ordinario di storia delle dottrine economiche dell'Università di Bologna. Gli studi di Renato Zangheri in ambito scientifico si concentrano sulla ricerca delle origini della società contadina in Emilia-Romagna, sulla proprietà terriera, la distribuzione del reddito e la "questione agraria" nello sviluppo precapitalistico. Nei primi anni cinquanta fece parte della redazione di "Movimento operaio", rivista di storiografia marxista nata nel 1949, in seguito fu direttore di "Emilia" e di "Studi storici", rivista dell'Istituto Gramsci.......
Continua a leggere: www.leggilanotizia.it/notizia/e-morto-renato-zangheri.
Angelo Gentilini, da info www.leggilanotizia.it