20 maggio 2012

Cgil Imola contro ogni violenza

Bomba a Brindisi: fermo il nostro impegno contro ogni violenza Costruire una risposta forte anche a livello territoriale Alla notizia del vile attentato di stampo mafioso accaduto questa mattina all’Istituto professionale di Brindisi (una scuola da sempre impegnata nel promuovere la cultura della legalità) dedicato a Francesca Laura Morvillo Falconi, abbiamo immediatamente organizzato un volantinaggio nel centro di Imola per ribadire il nostro no contro chi vuole diffondere terrore e violenza. Il nostro primo pensiero è andato a Melissa, la ragazzina di 16 anni deceduta e alle altre ragazze ferite. Una bomba davanti ad una scuola, è una dimostrazione di disumanità. Non crediamo alle coincidenze, si è voluto macchiare di sangue una giornata che a Brindisi sarebbe stata di impegno sociale, sarebbe infatti passata la Carovana Antimafia, a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dove, il 23 maggio 1992, furono assassinati Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la loro scorta composta da Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. La Cgil, insieme a Cisl e Uil, e a tutte le forze democratiche e della società civile nelle prossime ore metterà in campo presidi e iniziative per rispondere con forza ad ogni tentativo di diffondere violenza e terrore, di qualsiasi matrice, e crediamo che mercoledì 23 maggio debba essere una giornata in cui tutto il territorio imolese può rendere visibile una ferma risposta.
Segreteria confederale CGIL IMOLA

19 maggio 2012

Brindisi...di nuovo le bombe

Ore 7,45 sono esplose 3 bombe alla fermata dell'autobus difronte alla scuola professionale per il turismo "Morvillo-Falcone". Al momento è morta 1 studentessa di 16 anni e ci sono 7 ferite tra cui una è gravissima, tanto che le agenzie e RaiNews alle ore 11.15 l'avevono data come deceduta, notizia poi smentita. Poi arriva altra notizia che sono 3 gli studenti gravissimi... Siamo al ventesimo anniversario della strage di Capaci e della morte di Falcone e la criminalità organizzata continua ad ammazzare. Purtroppo in Italia non si è mai e poi mai fatta chiarezza e luce, fino in fondo, su tanti crimini, stragi, morti ammazzati e tanto altro che hanno da sempre modificato la crescita democratica, sociale, civile, economica...del nostro Paese...mentre sto scrivendo l'Ansa conferma la morte della seconda ragazza di 16 anni. La sofferenza e la rabbia mi assale ma ripeto il problema è a "MONTE" e se si conosce la storia e il percorso politico italiano è tutto drammaticamente chiaro.ORE 12.30, VERONICA la seconda ragazza data per decuduta resta gravissima MA E' VIVA. Tutto questo rimbalzo di notizie ufficiose e poi smentite sul reale stato delle condizioni sanitarie delle studentesse ferite ovviamente certifica la gravità della situazione e si spera che non ci sia un aggravamento.
Angelo Gentilini

18 maggio 2012

Difendiamo lo Statuto dei lavoratori

Con la denominazione di “Statuto dei lavoratori” ci si riferisce alla legge n.300 del 20 maggio 1970, recante “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”, che è una delle norme principali del diritto del lavoro italiano. La sua introduzione provocò importanti e notevoli modifiche sia sul piano delle condizioni di lavoro che su quello dei rapporti fra i datori di lavoro, i lavoratori e lavoratrici e la qualità della loro rappresentanza sindacale. In Italia la democrazia e i diritti costituzionali sono entrati nei luoghi di lavoro dopo anni di dure lotte, culminate con il cosiddetto “Autunno caldo” del 1969. Il maggior promotore dello Statuto fu Giacomo Brodolini, sindacalista socialista che fu Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Purtroppo non lo vide venire alla luce poiché morì poco dopo l'istituzione della Commissione nazionale per la redazione di una bozza di statuto, alla cui presidenza aveva chiamato il docente universitario, anche lui socialista, Gino Giugni, a cui va il merito di aver portato a compimento lo Statuto seguendo le indicazioni già segnate da Brodolini. Lo Statuto dei lavoratori è formato da 6 Titoli per un totale di 41 articoli ed il più conosciuto e dibattuto è l'art.18 “Reintegrazione nel posto di lavoro”, che tutela i lavoratori e lavoratrici dai licenziamenti ingiustificati. Puntualmente nel corso degli anni le forze imprenditoriali e le loro forze politiche di riferimento hanno messo in discussione lo Statuto dei lavoratori e negli ultimi anni con il sopraggiungere di questa crisi di sistema abbiamo assistito ad una accelerazione tendente ad imbarbarire le relazioni e la reale democrazia dentro e fuori i posti di lavoro. Tutto questo è assurdo perchè colpisce dalla parte sbagliata e dalla parte che ha già dato tanto per il nostro Paese e allontana la discussione dalle reali necessità e riforme strutturali. In merito a tutto ciò segnalo che la Fiom-Cgil organizza a Firenze, domenica 20 maggio 2012, un'Assemblea-Evento dalle ore 11.00 all'Auditorium del Palazzo dei Congressi denominata “Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. Il diritto ad avere diritti”. Tenere insieme i diritti del lavoro, quelli della cittadinanza, i beni comuni, la giustizia ambientale è l'unico modo per difendere la democrazia, afferma la Fiom-Cgil. Io sottoscrivo e spero ad un risveglio dei lavoratori e lavoratrici che porti ad una più significativa partecipazione a difesa e a tutela di un futuro sostenibile. Ora più che mai serve un'azione sindacale forte e convinta perchè il lavoro è l'economia reale che deve garantire a tutti la dignità e il sostegno.
Angelo Gentilini

16 maggio 2012

Contro pensioni d'oro

Nella votazione sui tagli alle pensioni d’oro ai supermanager pubblici, il governo (che voleva difenderle) è stato battuto grazie da un emendamento di Idv e Lega. Sorprendentemente, la maggioranza dell’Aula si è dichiarata favorevole ad intervenire sul trattamento pensionistico dei burocrati di Stato che oggi godono di stipendi favolosi e domani avrebbero goduto di pensioni altrettanto favolose. E tuttavia, in 94 si sono battuti come leoni contro quell’emendamento e a favore del mantenimento delle pensioni d’oro. Tutto il Pd, ad eccezione di sette senatori che, in uno scatto di dignità, hanno votato contro. Ad esprimersi a favore dell superpensioni dei manager pubblici troviamo, per esempio, figure del calibro di Anna Finocchiaro, Enzo Bianco, Maurizio Gasparri o Pietro Ichino, lo stesso che va in giro a predicare il superamento del divario tra le generazioni.

14 maggio 2012

Caro Sindaco...?

CARO SINDACO..... la vera sfida è proprio rendere più efficiente l'Amministrazione comunale ma per farlo non serve cedere servizi o costituire nuove società Caro Sindaco, siamo proprio d'accordo con Lei che la sfida sia riformare la Pubblica Amministrazione, ma non concordiamo con Lei sul fatto che per farlo, invece che rendere più efficiente l'Amministrazione comunale imolese, sia necessario assumere amministratori delegati, fondare Società e trasferire pezzi di servizi. La sua intenzione di costituire una nuova società ci porta a domandarci se i contenuti degli accordi sottoscritti, negli anni del governo Prodi, con le parti sociali sul valore della Pubblica amministrazione siano ancora da Lei condivisi. Lei fa bene a dichiarare che la sua “riforma sfidante” non è condivisa dalla nostra organizzazione sindacale, ma non è per conservatorismo o per salvaguardare l'esistente, ma perché forse abbiamo una idea diversa di Pubblica amministrazione, proprio perché convinti che sia urgente una sua riforma. Siamo pronti ad accettare la sfida di una riorganizzazione interna che renda più efficiente il Comune di Imola e che faccia risparmiare risorse anche ai cittadini. Per farlo non abbiamo bisogno di altri direttori, amministratori delegati o società. Paradossalmente in questi anni, in proporzione, si sono spese più risorse per assumere dirigenti che personale. Nonostante questo, Lei stesso afferma che il Comune non è efficiente. La sfidiamo ad una riforma che parta dal basso e non dai vertici o da studi di fattibilità, come è stato anche per la riorganizzazione avvenuta un anno e mezzo fa negli stessi servizi che ora intende trasferire nella nuova società. Caduta dall'alto, anche in questo caso con la presunzione di non aver bisogno del contributo del sindacato, per poi denunciarne l’inefficienza. Come organizzazione sindacale siamo disponibili a confrontarci sulla riorganizzazione perché non difendiamo a prescindere l'esistente, ad esempio partendo dagli orari di lavoro, che devono essere più vicini alle esigenze dei cittadini al fine di rendere più efficiente la macchina comunale. Inoltre, chiediamo trasparenza sui numeri di questa ipotetica società, perché non è pensabile che nello studio di fattibilità consegnato alle organizzazioni sindacali il canone previsto a carico del Comune fosse di 7.637.667 euro, più 1.603.910 euro di IVA, mentre il canone indicato in conferenza stampa sia di 8.500.000 euro più IVA. A questo punto ci chiediamo come è possibile che con un canone più basso, come indicato nello studio fattibilità, la società realizzasse una perdita di 45.452,84 euro e ora che il canone è lievitato di quasi 1 milione di euro si conseguisca un utile di appena 20 mila euro, come ha dichiarato il direttore generale Bertola! E' evidente che la trasparenza è una premessa necessaria per qualsiasi trattativa che si intende avviare con le organizzazioni sindacali, ma ancor più è un elemento indispensabile per la città che si amministra, alla quale l'Amministrazione pubblica, a differenza di una società privata, deve rendere conto dell'utilizzo di tutte le risorse.
Mirella Collina segretaria generale Fp-Cgi Imola
Elisabetta Marchetti segretaria generale Cgil Imola

11 maggio 2012

Le richieste sindacali all' OCSE

"Stimolare la crescita sostenibile,creare posti di lavoro e ridurre la disuguaglianza." In occasione della prossima conferenza ministeriale dei 34 paesi aderenti all'OCSE, che si terrà a Parigi il 23 e 24 maggio prossimi, il TUAC, Comitato Consultivo Sindacale presso l'organizzazione, ha presentato un proprio documento di analisi e richieste dal titolo "Stimolare la crescita sostenibile, creare posti di lavoro e ridurre la diseguaglianza" (vedi in allegato la traduzione dall'inglese). Il documento riprende, e specifica per il ruolo e le responsabilità dell'OCSE, l'analisi sulle caratteristiche e la profondità della crisi globale e le proposte del movimento sindacale internazionale già avanzate verso i ministri del lavoro e i capi di stato e di governo del G20. Il TUAC e il movimento sindacale internazionale chiedono una chiara svolta nelle politiche dei governi affinchè mettano effettivamente al centro delle loro decisioni una crescita trainata dalla creazione di posti di lavoro "dignitosi" ed ecologicamente sostenibili. Sono necessarie decisione di ri-regolazione dei mercati finanziari, l'introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie e politiche fiscali progressive e a sostegno dell'occupazione, investimenti pubblici in infrastrutture, protezione e servizi sociali, educazione, formazione e ricerca. L'applicazione delle norme internazionali sul lavoro e il sostegno alla contrattazione sindacale, oltre a favorire società più giuste e coese, nel ridurre le diseguaglienze di reddito che sono riconosciute tra le principali cause strutturali della crisi, rilancerebbero la domanda interna e sosterrebbero la ripresa e l'occupazione. Il documento richiama l'OCSE a maggiore coerenza tra un nuovo approccio analitico e le indicazioni concrete che vengono fornite ai governi, così come richiede un maggior coinvolgimento delle parti sociali e una revisione delle politiche commerciali, orientandole realmente allo sviluppo e ad un positivo impatto sociale e occupazionale, in particolare nei paesi in via di sviluppo. L'OCSE può giocare un ruolo utile nel promuovere il coordinamento delle politiche economiche dei paesi maggiormente industrializzati - che ne sono membri - e favorire, nelle sue politiche di allargamento, una interlocuzione positiva con le economie emergenti. Ma deve rafforzare la sua collaborazione con l'Organizzazione Internazionale del Lavoro e assumere le tematiche sociali e del lavoro tra i suoi obiettivi, inclusi gli investimenti e l'occupazione "verde". Così come deve stimolare i governi aderenti a promuore realmente il rispetto, da parte delle grandi e piccole imprese multinazionali, dei principi e degli strumenti delle Linee Guida per una condotta responsabile delle imprese, ovunque nel mondo. Nei giorni immediatamente precedenti la conferenza ministeriale, è convocata anche la riunione di tutti i sindacati aderenti al TUAC, fra cui la CGIL, per continuare l'azione di pressione, confronto e proposta verso l'OCSE, per valutare gli esiti del vertice dei Ministri del Lavoro del G20 (che si terrà solo qualche giorno prima) e preparare quello dei capi di stato e di governo del 16-19 giugno.
Il Taccuino Cgil Leopoldo Tartaglia

09 maggio 2012

Era prevedibile???

Aldo Moro
Peppino Impastato
Siamo al 9 maggio ed in primis voglio ricordare che il 9 maggio 1978 sono stati uccisi Aldo Moro e Peppino Impastato. Il primo alto esponente politico della Democrazia Cristiana aveva l'intendimento di creare un nuovo asse politico con un Enrico Berlinguer, leader del Partito Comunista Italiano, per tamponare il prevedibile degrado che stava avanzando in Italia; “La famosa questione morale”. Il secondo era un giovane siciliano che era nato e cresciuto in una famiglia mafiosa e che lottava proprio contro la mafia e la cultura mafiosa. Ebbene nello stesso giorno sono stati ammazzati da sigle diverse ma che alla fine insieme hanno determinato un dilagante impoverimento. Tante cose erano prevedibili e da tempo si sanno ma purtroppo si è perso il senso e la coscienza collettiva, o sarebbe più esatto dire che in Italia storicamente siamo un popolo un tantino deboluccio e mi fermo a questo termine solo per essere gentile.
Don Andrea Gallo
In questo direzione lunedì 7 maggio, alla festa di Sel, Don Andrea Gallo ci ha dato una grande lezione umanistica, politica e culturale, spaziando da Gramsci alla Resistenza e arrivando alla necessità di una sinistra unita per rilanciare una nuova prospettiva. Io non ho la bacchetta magica ma come ci ha detto Don Gallo, ricordando Gramsci, serve studio e analisi e vi invito a rileggere 2 pezzi che avevo scritto alcuni anni fa: “Rilanciare la diversità di sinistra” nel mese di aprile 2010 e “La centralità smarrita” nel mese di marzo 2009. Era prevedibile??? Sì, tante cose erano prevedibili e l'importante sarebbe conoscerle e definire ogni giorno in cui ci si sveglia da che parte si vuole stare.
Angelo Gentilini

04 maggio 2012

Imola: esternalizzazione comunale???

«In attesa di essere convocati per discutere lo scopo strategico della nuova società del Comune»
Come Cgil confederale, da una settimana, abbiamo formalmente richiesto un incontro al Sindaco di Imola, e siamo in attesa di una convocazione, per valutare le ricadute, anche sulla collettività, della scelta ipotizzata di costituire una società di scopo a cui cedere dei servizi comunali, attualmente oggetto di un duro confronto con le Rsu del Comune di Imola e le organizzazioni sindacali di categoria. Non credo si possa ridurre tale scelta ad una mera decisione tecnica o gestionale, come ho letto in alcune dichiarazioni rilasciate dal direttore generale del Comune di Imola. Se come risulta dallo studio di fattibilità non c'è un sostanziale risparmio economico, potenzialmente utilizzabile anche per aumentare i servizi erogati alla collettività, vogliamo conoscere quale sia lo scopo strategico di costituire una nuova società, ancorché pubblica, ma con tutti i costi che ne conseguono, e trasferire in essa una parte dei dipendenti, se non ci sono modifiche sostanziali nella quantità e qualità dei servizi erogati. Per questo abbiamo chiesto come confederazione un incontro al Comune, anche alla luce dei provvedimenti attualmente in discussione in Parlamento e altri preannunciati dal Governo che modificheranno gli assetti delle autonomie locali. Un quadro che sicuramente contribuisce ad alimentare incertezza tra i lavoratori, ma che modificherà anche le funzioni attuali dei Comuni. I servizi oggetto del trasferimento e il personale che li garantisce hanno contribuito alla qualità del nostro territorio e riteniamo debbano essere connotati, ancora, da un forte governo pubblico, se a questa parola riconosciamo ancora un valore di bene comune.
Elisabetta Marchetti - Segretaria generale Cgil Imola

03 maggio 2012